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GP MONZA
GP MONZA

Le forze dell’ordine hanno innalzato i livelli di vigilanza in vista del Gran Premio di Monza, consapevoli che eventi di tale portata attirano inevitabilmente anche fenomeni di microcriminalità. A destare particolare allarme sono i cosiddetti “predoni” degli orologi di lusso, bande composte da 3 o 4 persone che scelgono accuratamente le vittime tra i turisti facoltosi.

I gruppi, spesso di origine franco-algerina, si muovono in modo rapido e organizzato, utilizzando mezzi come biciclette o monopattini per pedinare le persone. Un modus operandi che negli ultimi mesi ha colpito duramente città come Milano, Parigi e la Costa Azzurra, e che rischia di ripetersi anche in occasione del weekend brianzolo.

Predoni e Formula 1: un legame che preoccupa

Il richiamo internazionale del GP di Monza non riguarda solo il mondo della Formula 1, ma anche chi vede negli eventi di massa un’occasione per colpire. I ladri di orologi puntano infatti ai grandi appuntamenti, dove è più facile incontrare vip, imprenditori e visitatori con al polso Rolex, Patek Philippe o Richard Mille dal valore di centinaia di migliaia di euro.

Le indagini delle forze dell’ordine hanno già permesso di individuare alcuni schemi d’azione comuni: sopralluoghi negli hotel di lusso, osservazione delle zone più frequentate e pedinamenti fino al momento giusto per agire. Una sfida che, durante il weekend del GP, si intreccia inevitabilmente con la necessità di garantire un evento sicuro e privo di episodi criminali.

Carabinieri