Lombardia a rischio siccità: dati shock su laghi e riserve d'acqua
Temperature record e riserve idriche in forte calo in Lombardia. Laghi in sofferenza, neve quasi azzerata. Ecco la situazione aggiornata.

Le giornate afose che stiamo vivendo sembrano un assaggio di quello che potrebbe essere un luglio infuocato. Le temperature, già sopra la media, stanno facendo tremare cittadini, agricoltori e amministrazioni locali. E non si tratta solo di disagio climatico o notti insonni per il troppo caldo.
C’è un problema ben più serio che rischia di mettere in ginocchio l’intera Lombardia: la carenza d'acqua. Un tema che riguarda tutti, dalle famiglie agli imprenditori agricoli, fino a chi vive grazie al turismo dei laghi.
Secondo gli ultimi dati ufficiali, la situazione si sta facendo sempre più delicata. E il rischio siccità non è più solo un’ipotesi.
Caldo estremo e riserve idriche in netto calo
Il bollettino pubblicato da Arpa Lombardia, aggiornato al 22 giugno, è chiarissimo: le riserve idriche della regione sono in forte diminuzione. Il dato più allarmante riguarda il totale dell’acqua accumulata nei grandi laghi, negli invasi artificiali e sotto forma di neve residua, che è sceso dell’8,3% rispetto alla scorsa settimana.
Ma non è tutto. Questo valore risulta anche inferiore del 7,5% rispetto alla media del periodo 2006-2020. Numeri che fanno riflettere e che confermano una tendenza ormai evidente: la Lombardia sta facendo i conti con una crisi idrica sempre più pesante.
Manto nevoso quasi azzerato, situazione molto critica
A rendere la situazione ancora più preoccupante è il crollo del manto nevoso. Gli esperti di Arpa Lombardia spiegano che l’altezza della neve è ormai pari a zero nella maggior parte dei bacini, fatta eccezione per le quote più alte.
Solo guardando la variazione rispetto al 15 giugno, i numeri sono impressionanti:
-46% nel bacino del Sarca-Mincio-Benaco
-52,3% per il Chiese
-48,7% nell’Oglio
E il confronto con la media storica è ancora più drammatico: il manto nevoso è il 35,9% in meno rispetto agli anni passati. Il bacino del Brembo è quello che soffre di più, con un crollo del -72,8%.
Laghi lombardi in affanno ma non tutti
La situazione dei laghi lombardi è meno drammatica rispetto ai bacini montani, ma comunque da monitorare con attenzione. Alcuni segnano dati positivi:
Lago di Garda +7,5% rispetto alla media
Lago di Como e Lago Maggiore stabili o in lieve aumento
Ma non mancano le note dolenti:
Lago d’Iseo -3,8%
Lago d’Eridio -35,4%, il più in sofferenza
Gli invasi artificiali, salvo rare eccezioni come quello dell’Oglio-Sebino (+4,9%), sono quasi tutti sotto la media storica.
Appello all'uso consapevole delle risorse idriche

Gli enti regionali e Anbi Lombardia avevano già lanciato l’allarme a inizio giugno: “Serve un uso attento e responsabile dell’acqua”. Il problema non riguarda solo l’uso domestico, ma anche l’agricoltura, il turismo e la produzione di energia idroelettrica.
L’evapotraspirazione, causata dal caldo record, ha accelerato la perdita di umidità dai suoli e ridotto ulteriormente la presenza di acqua. E senza manto nevoso a garantire scorte, la situazione rischia di diventare esplosiva nelle prossime settimane.
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