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La notizia è semplice quanto dirompente: Matteo Renzi lascia Mondadori dopo le dichiarazioni di Pier Silvio Berlusconi che lo ha accusato di aver perso "peso e mordente" nella politica italiana. Il leader di Italia Viva ha scelto di annunciare la sua decisione attraverso i social, in un post destinato a far discutere.

Pier Silvio, intervenendo pubblicamente, ha lodato il governo Meloni definendolo "il migliore d'Europa" e ha affermato che Renzi avrebbe perso credibilità elettorale. Parole che il senatore fiorentino non ha digerito: "Non accetterò mai di scambiare la mia libertà per soldi", ha scritto, comunicando il suo addio a Mondadori.


Attacco personale e accuse al governo Meloni

Renzi non si è limitato a replicare, ma ha alzato il tiro contro l’intero esecutivo: "Mentre scopriamo che Nordio ha mentito al Senato, Tajani si definisce ‘uno sfigato’ e Piantedosi viene bloccato in Libia, Berlusconi junior difende il governo Meloni".

Pier Silvio Berlusconi
Pier Silvio Berlusconi

Il leader di Italia Viva ha poi puntato il dito contro Antonio Tajani, accusandolo di essersi piegato alla linea dura di Palazzo Chigi sulla questione dello Ius scholae. Renzi ha definito tutto ciò un "attacco alla persona tanto sgarbato quanto evidentemente richiesto a Pier Silvio da Palazzo Chigi".


Libertà di pensiero e rottura definitiva con Mondadori

Con parole decise, Renzi ha sottolineato come la sua scelta sia dettata da un principio di dignità e di libertà. Ha comunicato di voler interrompere ogni rapporto con il gruppo editoriale appartenente alla famiglia Berlusconi, rinunciando ai guadagni derivanti dai suoi libri.

"In questo Paese", ha proseguito, "difendere la libertà di critica sembra diventato un lusso. Non voglio far parte di un sistema che pretende obbedienza". Il leader centrista ha ribadito il suo no ad un governo che definisce “uno dei più ridicoli e imbarazzanti della storia repubblicana”.


Silvio Berlusconi e quel rispetto umano che manca

Renzi ha poi voluto ricordare i suoi scontri passati con Silvio Berlusconi, il padre di Pier Silvio, con cui nonostante i dissidi politici ci sarebbe sempre stato un "rispetto umano di fondo" che oggi, secondo l’ex premier, manca completamente.

"In passato con Silvio ci siamo scontrati duramente, ma c'era un rispetto. Con suo figlio, invece, siamo a un livello di aggressione personale inaccettabile. Ma io vado avanti con il sorriso e con la libertà nel cuore", ha concluso.


Lunedì torna Monza una città da Serie A da una sede inedita

Lunedì 14 luglio torna Monza una città da Serie A da una sede inedita.
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