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Mauro Baldissoni
Mauro Baldissoni

Ci sono figure che non calcano il prato dello stadio ma cambiano il destino di una squadra con una firma. Non li trovi nei cori della curva, né sui tabelloni.
Eppure, senza di loro, nulla funzionerebbe. Sono gli architetti delle strategie, i registi dietro le quinte.
Mauro Baldissoni è stato uno di questi. Una figura riservata, ma fondamentale, capace di trasformare le scrivanie in strumenti di rivoluzione.
Ma chi è davvero l’ex dirigente della Roma? E cosa si nasconde dietro il suo volto sempre pacato?

Mauro Baldissoni-Roma: l’avvocato diventato uomo chiave del club

Prima di essere dirigente della Roma, Mauro Baldissoni era un brillante avvocato amministrativista. Laureato alla Luiss, è entrato in uno degli studi legali più importanti del Paese, Grimaldi e Associati, occupandosi di diritto pubblico e infrastrutture. Il suo profilo era di alto livello già ben prima del calcio.
Nel 2011, con l’arrivo del presidente americano James Pallotta, ha lasciato il mondo del diritto per diventare direttore generale della Roma. Poco dopo è stato promosso CEO, e ha rappresentato il club in sede FIGC, UEFA e presso il Comune di Roma per il progetto (poi fallito) del nuovo stadio.

Chi lo ha conosciuto lo descrive come uno stratega silenzioso, capace di mediare tra l’anima politica della società, gli umori dello spogliatoio e le esigenze del business. Sempre in giacca e mai fuori posto, ha lavorato nell’ombra nei momenti più caldi, incluso il turbolento addio di Totti.