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Addio San Siro. Il Milan si farà uno stadio di proprietà tutto suo. “Una casa tutta rossonera” come ha raccontato l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport.  

Oltre all’idea romantica, c’è di nuovo una spiegazione economica: il Milan sta risalendo anche le classifiche del bilancio, oggi ha una proprietà solida e riconosciuta. Pronta a un investimento milionario per dotarsi di un nuovo impianto. Condizioni che lo allontanano dall’Inter. Il fondo Oaktree gioca con Suning lo stesso ruolo che in passato Elliott aveva con Li Yonghong. È in attesa che il prestito venga restituito, altrimenti diventerà padrone delle quote. Il futuro è tutto da scrivere, c’è molta incertezza, mentre il Milan ha già tracciato chiaramente il proprio percorso, che a meno di grandi sorprese porterà altrove.

Ma dove? Il Milan avrebbe indirizzato le proprie attenzioni a Sesto San Giovanni che tra le ipotesi è la più concreta e a due passi da quella Monza dove SIlvio Berlusconi e Adriano Galliani hanno costruito un'altra grande impresa a livello sportivo. L'area indicata è quella delle ex acciaierie Falck. Vantaggi con uno spazio enorme a disposizione e un’amministrazione comunale che si è chiaramente espressa in favore del progetto rossonero con lo svantaggio, però, di giocare, per la prima volta, fuori dal comune di Milano. 

San Donato e un'area vicino a San Siro sono le altre due ipotesi che non vengono al momento ancora scartate.