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Sta per iniziare uno dei weekend più importanti per Monza e la Brianza, quello del Gran Premio di Formula Uno. Tanti appassionati non vedono l'ora di tuffarsi in una tre giorni entusiasmante, ricca di eventi e attrazioni, anche al di fuori dell'autodromo.

Eppure, c'è da credere, che diverse persone non saranno contente di tutto il pubblico che si riverserà nelle strade della città, provocando anche disagi nella circolazione. Per questo, forse, si progettano attività alternative, in cui trovare pace e tranquillità, lontano dal clamore del Gran Premio.

Il nostro territorio offre tantissime opportunità, una di queste si può trovare in provincia di Como, nell'Alta Brianza, al confine con Cantù, con cui condivide la stazione ferroviaria. Stiamo parlando di Carimate.

Il suo castello, sulla collina sovrastante il piccolo borgo, è uno dei gioielli più fulgidi e ricchi di storia della Lombardia. Costruito nel 1345 dalla famiglia Visconti, in stile gotico, si contraddistingue per il mattone rosso, le splendide merlature e le tante bifore presenti nei piani superiori. Più volte rivisto, ampliato e modificato, passò alla famiglia Arnaboldi alla fine del 1700 fino al 1957 quando venne acquistato da una società immobiliare che lo privatizzò, costruendo anche l'attiguo campo da golf. 

Nel 1976 la proprietà passò alla Stone Castle Studios e il castello divenne una sala di incisione nella quale passarono diversi grandi artisti del panorama musicale italiano e non solo. Fabrizio De André registrò qui i brani di “Creuza de Ma”, Lucio Dalla realizzò l'album “Com'è profondo il mare”, poi i Pooh, Mia Martini, Riccardo Cocciante e molti altri ancora. 

Dopo un decennio, il Castello di Carimate passò ancora di proprietà, diventando sede di ristoranti e hotel, vivendo anche momenti di abbandono, l'ultimo dei quali è terminato a fine 2019, quando è stato venduto all'asta a un gruppo di imprenditori comaschi, intenzionati a riaprirlo come hotel, anche se non si sa ancora quando… 

L'antico borgo presenta anche la chiesa di San Giorgio e Maria Immacolata, edificio costruito a metà del 1700, con interessanti dipinti, arrivati anche dalla prestigiosa Pinacoteca di Brera.

Per concludere la visita, è possibile pranzare presso il ristorante “Il Torchio”, struttura che occupa quelle che erano i locali scuderia del castello, costruiti nel 1800, per poi passeggiare nella natura tra i boschi che circondano la zona attraversata dal fiume Seveso.

Carimate, dunque, un'opportunità interessante, per vivere una giornata di fine estate tra natura e storia.