Monza in vetta dopo 48 anni: ecco che fine hanno fatto le capoliste alla 12ª
Dal Verona al Benevento, fino al Frosinone e al Parma: la storia delle capoliste alla dodicesima e il nuovo sogno biancorosso.
Il Monza torna a guardare tutti dall’alto. Dopo il successo per 2-0 a Pescara firmato da Keita e Colpani, e il contemporaneo pareggio 2-2 tra Frosinone e Modena, la squadra di Paolo Bianco vola in vetta solitaria alla Serie B 2025/26.
Un risultato che entra di diritto nella storia del club brianzolo, perché non accadeva da 48 anni. Era il 22 maggio 1977: al vecchio Sada, il Monza superò l’Ascoli 3-2 con le reti di Ardemagni, Sanseverino e Tosetto, sorpassando il L.R. Vicenza di Paolo Rossi, sconfitto a Pescara. Da allora, nessuno aveva più visto il Monza in cima alla Serie B da solo. Fino a oggi.
Le capoliste alla dodicesima: chi ce l’ha fatta e chi no
Negli ultimi dieci anni, la dodicesima giornata di Serie B ha spesso indicato la direzione giusta, ma non sempre la squadra in vetta a novembre è riuscita a tagliare il traguardo in primavera.
Nel 2016-17, il Verona di Pecchia dominò la prima parte di stagione e mantenne il primato fino alla promozione diretta in Serie A. Un anno dopo fu il Palermo a guidare la classifica, ma la squadra siciliana, tra tensioni societarie e cali di rendimento, finì ai playoff e mancò la promozione.
Nel 2018-19, il Pescara di Pillon illuse con un gioco brillante e un primo posto meritato, ma svanì nella seconda parte di stagione, uscendo ai playoff.

Completamente diversa la storia del Benevento 2019-20 di Inzaghi, capace di dominare il campionato con larghissimo anticipo e conquistare la promozione con settimane d’anticipo. Nel 2020-21 fu l’Empoli a dettare legge con Dionisi, altro esempio di leadership mai in discussione.
Nel 2021-22, invece, il Brescia sembrò in grado di ripetere l’impresa ma si fermò in semifinale playoff, mentre nel 2022-23 il Frosinone di Grosso fu protagonista di un campionato autoritario, chiuso con la promozione.
Stesso destino per il Parma nel 2023-24, capace di resistere fino in fondo, e per il Pisa nel 2024-25, secondo ma comunque promosso in Serie A dietro al Sassuolo. Oggi tocca al Monza raccogliere il testimone di quella tradizione vincente: essere in testa alla dodicesima giornata non garantisce la promozione, ma è un segnale preciso di solidità e continuità.
L’effetto Bianco e la nuova identità del Monza
Da quando è arrivato, Paolo Bianco ha ridato ordine, coraggio e idee a un gruppo che dodici mesi fa arrancava. Il suo Monza gioca alto, pressa e costruisce dal basso, mostrando una personalità da grande squadra.
L’entusiasmo di Keita, la crescita di Colpani e la coesione del gruppo hanno riportato fiducia e passione attorno ai colori biancorossi.
Sono passati 17.700 giorni dall’ultima volta che il Monza guardava tutti dall’alto: oggi quella vetta profuma di riscatto e di storia. E se la Serie B ci ha insegnato qualcosa, è che chi riesce a salirci così spesso non si ferma lì.



