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La musica italiana piange oggi la scomparsa di Peppe Vessicchio, uno dei più amati e riconoscibili direttori d’orchestra e arrangiatori del nostro paese. A 69 anni, il Maestro lascia un’eredità artistica straordinaria, caratterizzata da collaborazioni storiche, successi al Festival di Sanremo e un ruolo fondamentale nel panorama musicale nazionale.

Una carriera nata a Napoli e consacrata al Festival di Sanremo

Giuseppe Peppe Vessicchio mosse i primi passi nella musica nella sua Napoli, collaborando con artisti di spicco come Nino Buonocore, Edoardo Bennato, Peppino di Capri e Lina Sastri. La sua bravura come arrangiatore e direttore d’orchestra lo portò a lavorare con grandi nomi della canzone italiana, tra cui Gino Paoli, con cui firmò brani diventati classici come "Ti lascio una canzone" e "Cosa farò da grande".  

Il suo nome divenne sinonimo di eccellenza musicale grazie alla sua presenza costante sul palco del Festival di Sanremo, dove ha diretto in numerose edizioni dal 1990 in poi. Vessicchio vinse quattro volte il Festival, contribuendo a definire il suono di alcune delle canzoni più belle della nostra tradizione, come "Sentimento" degli Avion Travel e "Chiamami ancora amore" di Roberto Vecchioni.  

Un artista poliedrico e stimato nel panorama nazionale e internazionale  

Non solo Sanremo: Vessicchio è stato anche un volto noto della televisione italiana, con partecipazioni a programmi come "Amici di Maria De Filippi" e "Viva Napoli". La sua bravura come arrangiatore si è estesa a grandi interpreti italiani come Zucchero, Ornella Vanoni, Biagio Antonacci e Max Gazzè, contribuendo alla definizione di suoni e atmosfere uniche.  

In ambito internazionale, ha diretto orchestre sinfoniche e partecipato a concerti in mondovisione, tra cui un evento al Cremlino di Mosca dedicato a John Lennon. La sua bacchetta ha attraversato palcoscenici di tutto il mondo, portando la musica italiana ai massimi livelli.  

Un lascito duraturo e un ricordo affettuoso

Peppe Vessicchio è stato anche impegnato come membro della commissione di selezione dello Zecchino d’Oro e come direttore artistico di progetti come Rockin’1000. La sua presenza sul palco del Festival di Sanremo nel 2020, salutata da una lunga ovazione, testimonia il forte legame con il pubblico e il rispetto di cui godeva nel mondo della musica. 

Vessicchio

La sua scomparsa rappresenta una perdita enorme per la cultura musicale italiana. Vessicchio lascia un’eredità di passione, talento e innovazione che continuerà a ispirare generazioni di musicisti e appassionati.  

La Redazione di Monza-News porge le  più sentite condoglianze alla famiglia del Maestro Vessicchio.

 

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