Omicidio a Nova Milanese: nuovi sviluppi sulle indagini, cosa sta succedendo
Nuova perizia per l’omicidio di Nova Milanese

Caputo, che viveva nello stesso condominio della vittima, ha compiuto l’omicidio sul pianerottolo della palazzina, spinto, secondo le indagini, da un disturbo delirante di tipo persecutorio. La procura di Monza, guidata dal pubblico ministero Sara Mantovani, aveva già disposto una consulenza psichiatrica durante le indagini preliminari, che aveva evidenziato problemi mentali significativi. Attualmente, l’imputato si trova in una Rems a Castiglione delle Stiviere, una struttura per persone con disturbi psichiatrici, in attesa di ulteriori sviluppi processuali.
Le accuse e la perizia della procura

Secondo la consulenza iniziale richiesta dalla procura, l'autore dell'omicidio soffre di un disturbo delirante caratterizzato da manie di persecuzione. L’uomo era convinto che i vicini, inclusi i familiari della vittima, avessero manipolato l’impianto di condizionamento per dirigere aria fredda nella sua abitazione, causando la malattia della moglie, sorella della vittima. Questa convinzione, risultata priva di fondamento, lo avrebbe portato a un’escalation di tensioni, culminata nel delitto. Caputo è considerato socialmente pericoloso e risponde anche di accuse di stalking condominiale, legate ai conflitti con gli altri inquilini.
Una nuova valutazione in arrivo
I legali dei familiari della vittima hanno insistito sulla necessità di un’analisi più approfondita dello stato mentale di Caputo, sostenendo che alcuni aspetti della sua capacità di intendere e volere richiedano chiarimenti. La Corte ha accolto la richiesta, stabilendo che l’incarico per la nuova perizia super partes sarà conferito a giugno. Questo passaggio potrebbe ridisegnare le prospettive del processo, mettendo in discussione l’ipotesi di un’assoluzione per incapacità mentale e aprendo a scenari diversi per la sentenza.
Misure cautelari e tensioni condominiali
Le indagini hanno portato anche a un divieto di dimora per la moglie di Caputo, misura adottata dai carabinieri per prevenire ulteriori conflitti nel condominio. Le tensioni tra gli inquilini, alimentate dalle convinzioni infondate dell’imputato, avevano creato un clima di forte disagio, sfociato nella tragedia. La nuova perizia rappresenta ora un nodo cruciale per determinare la responsabilità di Caputo, mentre la comunità di Nova Milanese attende giustizia per un caso che ha scosso profondamente il territorio.