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"Sapevamo che il campionato si sarebbe giocato con molto equilibrio, non ci sono squadre in fuga e neanche per le zone basse si possono vedere formazioni spacciate, serviranno una decina di giornate prima di tracciare bilanci. Noi siamo partiti con il freno a mano tirato, ma adesso abbiamo preso il ritmo giusto".

https://www.youtube.com/watch?v=V7WwfMQI1QU&feature=youtu.be

Lo ha riferito, in esclusiva a TuttoMercatoWeb.com, il metronomo ligure del Monza Andrea Barberis. Continuando poi le sue lucide argomentazioni:

Un campionato segnato dal Covid-19: questo virus influisce sull'andamento e anche sulle valutazioni che si possono fare di una stagione?
"Ci sono già state squadre colpite dal Covid-19, noi in primis, e la situazione si ripresenterà, purtroppo conviene imparare a conviverci. Questo non vuol dire che sia facile, siamo tutti condizionati dagli eventi, tolgono serenità, ti portano a pensare a tante cose, ma non credo vadano a influire sul possibile bilancio che si può dare del campionato: come ho detto prima, è presto. La scorsa stagione, soprattutto per l'esperienza dello Spezia, insegna. Del resto anche il Benevento non era subito volato, e il Crotone, dove ho giocato, non era secondo...".

A proposito di Crotone. Con la A che pareva avvicinarsi, hai lo stesso deciso di sposare il progetto Monza, in B: perché?
"A Crotone avevo terminato un ciclo. Dalla B siamo passati alla A, dove abbiamo giocato due anni, poi dopo la retrocessione mi ero ripromesso di portarlo nella massima serie: così è stato, e il percorso si è chiuso. Il Monza poi è un club ambizioso, con una società al top".

Tu che hai modo di conoscerli da vicino, come descriveresti Silvio Berlusconi e Adriano Galliani?
"Il presidente non ho ancora avuto il piacere di conoscerlo, mentre con il Dottor Galliani ho anche cenato al momento della firma: ho trovato un personaggio di spessore, ma anche una persona comune, che sa mettere a proprio agio chiunque".

Siete prossimi all'amichevole con l'Inter: quando è importante per misurarsi con squadre di questo livello, anche se con assenze dovute alla Nazionale?
"Le amichevoli sono sempre importanti per metter minutaggio nelle gambe e oliare i meccanismi, se sono poi fatte con squadre di un certo blasone diventano veri e propri insegnamenti: ci misuriamo con campioni dai quali si può imparare molto".

Campioni che però ci sono anche nel Monza: quando pesa aver quasi l'obbligo di vincere?
"E' chiaro che qui ci sono ambizioni e obiettivi importanti, e noi stiamo dando il massimo perché abbiamo molti stimoli per dare sempre oltre il 100%. Vincere però non è mai facile".

La sensazione è forse la squadra sia già più pronta per un campionato di A che per quello di B: rosa e società lo dimostrano...
"La campagna acquisti è stata sicuramente importantissima, ma noi dobbiamo solo stare concentrati sul campionato: la B non è mai facile, è rognoso come torneo, e per di più quando le squadre giocano contro di noi sono sempre portate a dare ancora di più perché si misurano con grandi nomi, Galliani e Berlusconi in primis. I nomi non ci mancano, dobbiamo solo continuare a calarci in questa mentalità e situazione".

fonte: Tmw