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Nel mondo del calcio italiano, le panchine sono scenari di colpi di scena improvvisi, dove nomi storici riaffiorano come fantasmi dal passato per salvare squadre in bilico. Il mercato allenatori è un'arena instabile, tra esoneri lampo e scelte azzardate, che spesso premia chi ha il curriculum giusto più che l'ultima moda tattica. Eppure, in un'era dominata da giovani innovatori, c'è spazio per i "dormienti", quei tecnici fermi da mesi o anni, pronti a un comeback che profuma di nostalgia e pragmatismo. È un fenomeno che affascina i tifosi, mescolando tradizione e urgenza, e che sta animando i discorsi sui social e nei bar sportivi.

Il ritorno dei veterani: quando l'esperienza supera il tempo

Proprio come un thriller calcistico, la stagione 2025/26 ha già regalato un plot twist con lo Spezia che, in piena crisi in Serie B, ha esonerato Luca D'Angelo e richiamato Roberto Donadoni. Il tecnico emiliano, fermo dalla sua ultima esperienza nel 2020 (cinque anni di inattività totale), porta in dote un bagaglio da ex ct della Nazionale e sulle panchine di Bologna e Parma. A 62 anni, Donadoni è l'emblema del "veterano low-cost": stile difensivo, carisma da leader e zero pretese, ideale per una squadra che deve salvarsi senza spendere. Ma questo esonero Spezia apre la porta a una riflessione: chi altri, tra i mister fermi da tempo, anche se non ai livelli di Donadoni, potrebbe seguire le sue orme? In un mercato allenatori 2025 già bollente – con esoneri freschi come quello di Stefano Pioli alla Fiorentina – la lista è intrigante.

Allenatori inattivi Serie A e B: I nomi pronti al ritorno

Scavando tra i patentini UEFA Pro polverosi, emergono figure che, come Donadoni, non calpestano un campo da almeno 12-18 mesi, spesso per scelta o per flop recenti. Davide Ballardini (66 anni), fermo dal Sassuolo (giugno 2024), conta oltre un anno e mezzo di stop: maestro delle salvezze miracolose (sette squadre salvate, tra Genoa e Palermo), è un opzione pragmatica per chi vuole solidità difensiva. Stesso discorso per Giuseppe Iachini (61), inattivo da Bari (aprile 2024): ex "bomber di retroguardia", ha tirato su Fiorentina e Sassuolo con il suo 3-4-1-2 granitico, e resta un nome da emergenza per legami con l'ambiente milanese.

Non manca l'esperto Aurelio Andreazzoli (71), fermo dall'Empoli (gennaio 2024): il suo 4-3-3 offensivo potrebbe rilanciare squadre bloccate. E poi Stefano Colantuono (63), quasi un anno senza panchina dopo la Salernitana (dicembre 2024): ex artefice di glorie, è un difensore puro con radici lombarde. Tra i più intriganti, ma probabilmente non più interessati a tornare in panchina, non si può dimenticare l'ex biancorosso Cristian Brocchi (50), fermo dal Vicenza (aprile 2022) ed ora reinventatosi dg dello Zeta Milano.

E non dimentichiamo Andrea Agostinelli (68), inattivo in Italia dal Benevento 2023 (2,5 anni, nonostante avventure albanesi). Un'aggiunta recente ma calzante è Marco Zaffaroni (56), fermo da quasi un anno dopo l'esonero dal Südtirol a dicembre 2024. o Walter Mazzarri (64) fermo dal febbraio 2024 quando sedette sulla panchina del Napoli. Per arrivare a Serse Cosmi (67), fermo addirittura dal novembre 2022, mentre in Italia dal giugno 2021.

Marco Zaffaroni
Marco Zaffaroni, tecnico del Verona