Cesano Maderno insorge: polemica per il libro di Caio Mussolini
Scoppia la polemica politica a Cesano Maderno per la prossima presentazione del libro di Caio Mussolini

Scoppia la polemica politica a Cesano Maderno per la prossima presentazione del libro di Caio Mussolini, pronipote del dittatore fascista, prevista nei prossimi giorni. L’iniziativa, che si terrà in una città simbolo della Resistenza e dei valori antifascisti, sta suscitando forti reazioni da parte di associazioni e cittadini.
A prendere posizione è Egidio Bolognini, fondatore del gruppo Brianza Insorge, che ha espresso pubblicamente la propria indignazione:
“È inaccettabile che in un luogo simbolo della lotta partigiana si conceda spazio e legittimazione a chi porta un nome che richiama una delle pagine più buie della nostra storia. Cesano Maderno è una città partigiana e deve restare fedele alla sua memoria e ai suoi valori”.
Solo poche settimane fa, nella stessa zona, è stata inaugurata una sede condivisa tra Lega e Forza Italia, alla presenza di figure politiche di spicco come Marina Romanò e Michele Santoro. Un contesto che, secondo molti, rende ancora più delicata la scelta di ospitare un evento del genere.
Tensione e sconcerto per l’evento revisionismo nella città partigiana
Molti cittadini e realtà locali parlano di una “provocazione revisionista” che offende la memoria di una comunità che ha sempre difeso i valori della democrazia e della Costituzione italiana. «Non si tratta di censura — ha dichiarato ancora Bolognini — ma di difendere la verità storica: senza memoria non può esserci futuro democratico».
L’ANPI insorge: condanna unanime contro la presentazione del libro
Anche l’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) ha preso posizione con fermezza contro la presentazione del libro di Caio Mussolini a Cesano Maderno. In una nota ufficiale, l’ANPI ha dichiarato che l’iniziativa è «un’offesa alla memoria dei partigiani e al senso della Costituzione nata dalla Resistenza», definendo la scelta della location come “incompatibile con il patrimonio morale e civile della comunità”.
Secondo l’ANPI, ospitare un evento che celebra un personaggio legato a simboli fascisti in una città partigiana rappresenta «una grave responsabilità istituzionale e culturale». L’associazione ha esortato l’amministrazione locale e gli organizzatori a riflettere sulle implicazioni storiche e morali dell’evento, chiedendo che non venga strumentalizzato per finalità politiche revisioniste.
👉 Leggi anche su Monza-News: Polemica in Brianza per il libro del pronipote di Mussolini