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C’è un momento, nella vita dei partiti, in cui il racconto del presente si intreccia inevitabilmente con la memoria e con le prospettive future. È una fase in cui parole, simboli e scelte organizzative assumono un peso che va oltre l’attualità, diventando indicatori di identità e di direzione politica.

In questo contesto, il richiamo ai valori fondativi e il confronto interno vengono spesso presentati come strumenti per rafforzare una comunità politica chiamata a rinnovarsi senza rinnegare le proprie radici. Un equilibrio complesso, soprattutto quando il riferimento resta una figura centrale della storia recente del Paese.

È su questo terreno che si collocano le dichiarazioni delle ultime ore, pronunciate a Milano, che offrono uno spaccato significativo sulle dinamiche interne, sui rapporti personali e sulle prossime tappe organizzative.

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Antonio Tajani

Antonio Tajani e il rinnovamento di Forza Italia

Parlando a margine della Conferenza Nazionale dell’Export e dell’internazionalizzazione delle imprese, Antonio Tajani ha respinto l’ipotesi di tensioni interne al partito: 

Non ho frizioni con nessuno, è vicesegretario del partito. Io ho ottimi rapporti con tutti, ho organizzato il G7 in Calabria. Abbiamo organizzato come partito una tre giorni importante in Calabria quest’estate, quindi ognuno è libero di parlare e dire quello che vuole, io sono per la libertà di pensiero e per la democrazia.

Il segretario di Forza Italia ha poi rivendicato il percorso di cambiamento avviato dopo la sua elezione:

Il rinnovamento di Forza Italia è iniziato da quando io sono diventato segretario, perché decidere di permettere ai nostri iscritti di scegliere la classe dirigente significa aprire il partito a chi vuole partecipare.

Uno snodo chiave sarà rappresentato dalle scadenze congressuali: 

Subito dopo il referendum a fine marzo, partiranno i congressi regionali quindi gli iscritti eleggeranno la loro guida regionale, ma già da tempo ho detto che all’inizio del 2027 ci sarà il congresso nazionale per eleggere il segretario di Forza Italia che condurrà Forza Italia alle elezioni. Io l’ho detto, mi ricandiderò, se ci sono altri dirigenti che vogliono candidarsi ben vengano, il dibattito politico anche all’interno è sempre un fatto positivo. Non sono certamente io uno che pensa di chiudere il dibattito e chiudere le porte.

Silvio Berlusconi, i valori e i figli 

Nel ricordo di Silvio Berlusconi, Forza Italia prepara una tre giorni di iniziative dal 23 al 25 gennaio. A illustrarne il senso è stato ancora Antonio Tajani

Il 23, 24 e 25 gennaio ci saranno tre giorni di mobilitazione di Forza Italia, per parlare dei valori che erano contenuti nel famoso messaggio di Berlusconi.

Il programma prevede tappe e temi distinti: Napoli per gli aspetti sociali, Roma per la giustizia e il garantismo, Milano per la libertà economica, con la partecipazione anche di ospiti esterni come Carlo Calenda e Mario Turco. Un percorso che, come spiegato a Tg2 Post, punta ad “attualizzare il suo pensiero” a partire dal discorso del 26 gennaio 1994, “l'Italia è il paese che amo”.

Infine, sul piano personale, Tajani ha sottolineato il rapporto costante con la famiglia dello scomparso leader di Forza Italia, nonché presidente del Monza: 

I figli di Silvio Berlusconi li sento tutti i giorni.

Berlusconi viene infine definito come “un leader carismatico e irripetibile”, per questo ora “dobbiamo averne uno solido basato sulle idee di Berlusconi”.