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Si sono ufficialmente chiusi alle 15 i seggi per i cinque referendum abrogativi 2025. I dati sull’affluenza sono ancora in aggiornamento, ma il quadro è ormai chiaro: il quorum del 50% + 1 degli aventi diritto non sarà raggiunto. Il dato parziale più recente si attesta attorno al 29% a livello nazionale, rendendo improbabile la validità del voto.


Quorum sempre più distante: affluenza parziale al 29%

Secondo i dati provvisori diffusi dal Viminale, l’affluenza rilevata dopo lo scrutinio di circa 9.000 sezioni su oltre 61mila è pari al 28,4%, poi salita fino a un massimo parziale del 29%. Le rilevazioni sono ancora in corso, ma non si intravedono sorprese all’orizzonte.

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La giornata di ieri, domenica 8 giugno, si era chiusa con un'affluenza media nazionale di circa 22%. Il picco si è registrato questa mattina, con le ultime ore di voto, ma è evidente che non si arriverà al quorum necessario.


Il caso Milano: affluenza sopra la media, ma non basta

A Milano, alle 23 di ieri sera aveva votato il 29,27% degli aventi diritto, un dato superiore alla media nazionale. Nonostante ciò, il capoluogo lombardo non è riuscito a trainare la partecipazione oltre la soglia critica.

Il comune con la partecipazione più alta in assoluto è stato Cernusco sul Naviglio, sempre nel milanese, dove si è registrata un’affluenza del 47,89%, sfiorando il quorum. Resta però un’eccezione a livello nazionale.


Differenze regionali: Toscana ed Emilia-Romagna in testa

Come già emerso nella serata di ieri, le regioni con la più alta partecipazione sono:

Toscana, che ha sfiorato il 39%

Emilia-Romagna, oltre il 35%

Lombardia, attorno al 30%, trainata dai buoni numeri di Milano e hinterland

In fondo alla classifica l’affluenza sotto il 20% in Trentino-Alto Adige, con dati molto bassi anche in Calabria e Sicilia.


Ballottaggi comunali: affluenza intorno al 37%

In parallelo ai referendum, si è votato anche per le elezioni amministrative in 13 comuni al ballottaggio. L’affluenza, alle 23 di ieri, era complessivamente intorno al 37%, una cifra leggermente più alta rispetto ai referendum, ma comunque sotto le medie storiche.

Oltre a Taranto, Matera e diverse città sarde, l’attenzione è puntata su piccoli comuni strategici come Cernusco sul Naviglio, dove la mobilitazione è stata più forte grazie alla doppia consultazione.


Cosa succede adesso

I seggi sono chiusi dalle 15. Lo spoglio delle schede referendarie e amministrative è cominciato e i risultati arriveranno nelle prossime ore. Tuttavia, per i referendum, l’insufficiente partecipazione invaliderà i quesiti, a prescindere dai risultati numerici.

Nel frattempo, si attendono le prime reazioni politiche ufficiali, che verosimilmente si concentreranno sul tema della disaffezione al voto e sulla possibile riforma dello strumento referendario.