"Quasi ferraristi. Storie di piloti a un passo dal mito", il libro con un capitolo dedicato al monzese Tino Brambilla
C’è anche un capitolo dedicato a Tino Brambilla, scomparso giusto un anno fa, il 3
agosto 2020, nel nuovo e curioso libro “Quasi ferraristi. Storie di piloti a un passo dal
mito” (Ultra Sport, pp 160) scritto dal giornalista e blogger specializzato motorsport
e F1 Adriano Cisario. Il versatile monzese, già campione con le due ruote e nelle grazie
del Drake per essere stato il primo a vincere in F2 con la Ferrari Dino, fa parte infatti
di quella schiera di piloti che non sono riusciti a coronare il sogno di correre almeno
una gara di Formula 1 con la Rossa ufficiale. Come raccontato dettagliatamente nel
libro, ci andò vicino nel 1969 proprio nella sua Monza ma rinunciò al gran debutto
all’ultimo momento sia per i postumi di un incidente di moto sia, come rivelò anni
dopo, per evitare una brutta figura con la poco competitiva Ferrari di allora.
Per un pilota di Formula 1, correre per la Ferrari è semplicemente il massimo. Pochi
ci sono riusciti e per questo sono nella storia dell’automobilismo, perché il mito della
casa di Maranello è ineguagliabile. Moltissimi altri, invece, hanno sperato, tentato
ogni strada, forzato ogni porta pur di diventare ferraristi, ma alla fine non ce l’hanno
fatta. Il libro è dedicato a loro, agli sconfitti di quella vera e propria corsa nella corsa
che si è svolta nei decenni per assicurarsi il sedile di una Rossa di F1. Ci sono le storie
di dieci piloti (Senna, Patrese, Hunt, Cheever, Moss, Kubica, Nannini,
Fittipaldi, Peterson e Martini), alcuni giovani talenti, altri già stelle di assoluta
grandezza, che sono arrivati a un passo dal coronare il loro sogno, con tanto di firma
su un contratto o su un’opzione vincolante, ma hanno dovuto arrendersi davanti alla
sopravvenienza di candidature più forti o di inspiegabili giochi politici, di incauti
temporeggiamenti o di impazienze fatali. Altri nove (De Angelis, Giacomelli,
Hulkenberg, Perez, Jarier, Montermini, Rossi, Giovanardi e Tino
Brambilla) hanno invece alzato bandiera bianca dopo una più o meno lunga trafila.
Ripercorrendo fatti di cronaca, interviste, appunti e memorie personali di
trentacinque anni di passione e attività giornalistica, Adriano Cisario restituisce una
narrazione completa, spesso curiosa e talvolta al limite dell’incredibile, di questo
coinvolgente “quasi come” a tinte rosse.
ADRIANO CISARIO. Classe 1965, è giornalista e blogger specializzato motorsport,
esperto di Formula 1 e autore del blog “Motor Chicche”. Ha collaborato con diverse
testate quotidiane, periodiche e di settore (Gazzetta di Modena, SportAutoMoto,
Autodromo) ed è stato addetto stampa dell’Autodromo del Levante. Vanta inoltre
uno stage presso la Direzione della Comunicazione della Citroen a Neuilly-sur-Seine
e un Master in Comunicazione Sportiva. Ora mette nero su bianco storie e miti della
sua rombante passione di una vita.
fonte integrale e foto: Ufficio Stampa Edizioni Ultra: Angelo Bernacchia