x

x

C’è una linea invisibile che unisce passato, presente e futuro di una squadra, fatta di appartenenza, crescita interna e continuità tecnica. È una linea che spesso nasce nei settori giovanili e si rafforza negli anni, quando il legame con la maglia diventa identità. In un calcio sempre più dominato dal mercato, queste storie rappresentano un’eccezione preziosa.

Nel calcio brianzolo, questo filo conduttore passa dalla capacità di riconoscersi in valori comuni e di trasmetterli nello spogliatoio. Un senso di appartenenza che va oltre l’età anagrafica e che può fare la differenza nei momenti decisivi di una stagione lunga e complessa.

È in questo contesto che si inserisce in casa Monza una staffetta tutta interna, costruita nel tempo e oggi riscopertasi centrale nelle scelte tecniche.

Leonardo Colombo
In primo piano il centrocampista biancorosso Leonardo Colombo

Monza, Pessina e Colombo: capitano ed erede a confronto

Secondo l’approfondimento del collega Matteo Delbue sull'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, il Monza vive un passaggio simbolico e tecnico tra Matteo Pessina e Leonardo Colombo. Otto anni di differenza, ma un percorso sorprendentemente simile: entrambi cresciuti nelle giovanili biancorosse, entrambi portatori di un dna calcistico brianzolo che si riflette in campo e nello spogliatoio.

Pessina, nel pieno della maturità calcistica, rappresenta il presente e la leadership, mentre Colombo, 20 anni compiuti a giugno, è già considerato un profilo in rampa di lancio. La maglia del Monza come seconda pelle, il senso di appartenenza e la capacità di trasmettere ai compagni l’obiettivo comune di riportare il club in Serie A sono elementi che li accomunano profondamente.

Dal punto di vista tecnico e tattico, nel centrocampo di Bianco i due mostrano caratteristiche simili per lettura delle situazioni e visione di gioco, rendendo il loro avvicendamento naturale.

Bianco, Monza e la regia condivisa in mezzo al campo

Non è un caso che, sabato scorso a Venezia, Bianco abbia scelto Colombo per sopperire al forfait di Pessina. Una decisione che conferma la fiducia dell’allenatore, ma che non esclude una convivenza in campo: i due possono infatti giocare insieme in regia, formando una coppia destinata a trovare spazio nelle prossime settimane.

Anche perché Obiang è in partenza per la Coppa d’Africa dopo la gara contro la Carrarese, e il tecnico può contare su un Colombo già rodato: dieci presenze in campionato dopo il debutto ad agosto con il Mantova, oltre a un lungo percorso nel vivaio con oltre cento gettoni nella Primavera del Monza, culminato con la promozione in Primavera 1 nel 2023.

Da ricordare anche l’esordio tra i “grandi” negli ottavi di Coppa Italia a Bologna, dove Colombo fu schierato titolare da Nesta. Cresciuto sotto gli insegnamenti di Palladino, che lo aggregò spesso alla prima squadra, il giovane centrocampista ha convinto anche Adriano Galliani, che un anno fa gli ha fatto firmare il rinnovo fino a giugno 2027. Un investimento che l’attuale proprietà americana sta valorizzando, con Colombo indicato come possibile capitano futuro del Monza.