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Quella che si è appena conclusa è stata sicuramente la stagione più importante della storia del Monza. Non solo perché è stata la prima in Serie A ma anche per i risultati conseguiti che hanno appassionato molte persone che ora seguono con molto interesse le sorti biancorosse sia dallo stadio che da casa. Non è un caso che nel corso della stagione sportiva siano stati creati moltissimi Monza Club in giro per l'Italia e non solo. Una passione smisurata che vede nella Curva Davide Pieri la migliore espressione del tifo e dell'attaccamento alla maglia. Una stagione indimenticabile per la parte più calda del tifo biancorosso che ha raccolto consensi in tutto lo stivale sia per le bellissime coreografie create e sia per la compattezza mostrata anche in trasferta. 

La Curva Davide Pieri ce l'ha fatta, è arrivata in Serie A! Storico il coro che recita: “Il nostro calcio Monza è in C1 e non andremo mai in Serie A, ma io non mollerò questa è la mia mentalità segui anche tu la squadra della tua città”. Un coro che è stato cantato goliardicamente anche in questa stagione, perché la Curva Davide Pieri prima di tutto è divertimento e voglia di stare insieme. Si va sempre e comunque oltre al risultato e alla fine di ogni partita non manca mai il seguente coro: “Siamo sempre con voi, non vi lasceremo mai”. Vivere la Curva del Monza vuol dire prima di tutto cantare, cantare e ancora cantare. Sempre sostenere la squadra, a maggior ragione oggi che si è raggiunto il traguardo tanto sognato. Tanti i motivi di orgoglio per Fausto Marchetti, il capo della Curva, e i suoi seguaci, qui sotto proviamo a raccontarveli. 

Partiamo dalle coreografie. Impressionante la frequenza con cui gli ultras biancorossi hanno organizzato coreografie sempre più belle ed emozionanti. A partire dalla “A” gigante piazzata in mezzo al settore in occasione dell'esordio nella massima serie. Poi le bandierine che hanno spesso colorato la Curva dando la carica prima dell'inizio della partita, sia ai giocatori che agli altri settori dello U-Power Stadium. Non possiamo però non citare alcuni teli esposti che faranno storia. Dalla vignetta che ritrae Pozzetto nella storica scena del film «Agenzia Riccardo Finzi...praticamente detective» dove dice: “Io sono del Monza non riusciremo mai a venire in Serie A". Passando per quella esposta prima della sfida con il Milan con un disegno che ritrae alcuni personaggi ad un bar con la scritta sopra che recita: …Se non arriverà ce ne torniamo al bar!!!. Qui c'è da fare un appunto, il coro da cui è stata estrapolata questa frase è nato durante la stagione ed è diventato probabilmente quello cantato con più passione da tutto lo stadio, non solo dalla Curva. Continuiamo con la Corona Ferrea contro la Roma con la scritta: Dio me l'ha data, guai a chi la tocca!!!. Poi la splendida sbandierata con la Lazio con una trentina di vessilli biancorossi, con diverse trame, a dominare per tutto il settore. Chiudiamo con la coreografia a tutto stadio messa in scena contro il Lecce nell'ultima in casa del campionato. Quattro striscioni in Curva a ricordare altrettanto date indimenticabili come la promozione in Serie A o il raggiungimento della salvezza matematica. Un mega striscione in tribuna Est di ringraziamento per la splendida stagione della squadra biancorossa. Ha partecipato anche la tribuna Ovest con bandierine biancorosse. 

Chiudiamo il capitolo coreografie e apriamo quello dello stile nel tifare e nel trattare gli avversari. Fin dalla prima giornata è stato chiaro un concetto: si tifa il Monza, non si tifa contro gli avversari. E difatti durante tutto il campionato sono stati molto rari i cori fatti contro gli avversari, meglio pensare a sostenere i nostri. Belli ed emozionanti i gesti di solidarietà quando nel settore ospiti venivano esposti striscioni a ricordare persone che non ci sono più o che lottano per non andarsene con tutta la nostra Curva ad abbassare le bandiere e applaudire. Altrettanto bella la vicinanza mostrata al mondo ultras che non sta vivendo un periodo particolarmente positivo e in questo senso l'ultima partita contro l'Atalanta ha visto le due tifoserie compattarsi proprio a favore di un movimento importantissimo nel nostro paese quando si parla di stadio e di calcio. Chiudiamo con lo striscione esposto a Reggio Emilia in occasione della sfida contro il Sassuolo che aveva l'obiettivo di mostrare vicinanza e affetto al popolo emiliano a seguito dell'alluvione che ha messo in ginocchio un popolo che però ha reagito come sempre con passione e forza. 

Insomma, una stagione incredibile fatta anche di trasferte indimenticabili. Come non citare i 3300 tifosi biancorossi che a San Siro hanno assistito ad una vittoria storica contro l'Inter. Oppure il successo sul campo della Juventus con il settore biancorosso in visibilio dal primo all'ultimo minuto. Onestamente non potevamo aspettarci di meglio dalla prima in Serie A del Monza. La Curva Davide Pieri ha risposto presente soprattutto dopo le prime giornate dove in campo i punti non arrivavano e gli spettri di un ritorno immediato in cadetteria si facevano sempre più minacciosi. D'altronde…LA GENTE COME NOI NON MOLLA MAI!