Renáta Kellnerová, ecco chi è la donna che vuole sfidare Pier Silvio Berlusconi
La miliardaria ceca lancia un’offerta e scuote il piano MFE

La competizione tra Kellnerová e i Berlusconi si configura come una partita a scacchi strategica, dove ogni mossa potrebbe riservare sorprese. MFE ha offerto 5,74 euro per azione, in parte in contanti e in parte in azioni, con l’obiettivo dichiarato di acquisire il 100% di ProSiebenSat.1, ma con un traguardo minimo di superare il 30% del capitale per rafforzare la propria influenza e avvicinare l’emittente al progetto di un polo televisivo paneuropeo. In risposta all’offerta di PPF, il consiglio di amministrazione di MFE ha convocato un’assemblea straordinaria per il 24 giugno, con all’ordine del giorno un aumento di capitale che potrebbe preludere a un miglioramento della propria proposta. Entrambe le realtà, guidate da famiglie con una lunga storia di decisioni strategiche e pazienti, sembrano pronte a giocare una partita complessa, senza escludere possibili alleanze o diversivi.
Le origini di PPF: da Praga al mondo

PPF Group nasce nel 1991, fondato da Petr Kellner in un momento di profonda trasformazione per la Cecoslovacchia, segnata dal crollo dell’Unione Sovietica e dal passaggio a un’economia di mercato. Mentre in Italia Silvio Berlusconi era impegnato nella battaglia per Mondadori, Kellner sfruttava il programma di privatizzazione di massa, raccogliendo voucher da oltre 186.000 cittadini per acquisire partecipazioni in 202 aziende, a cui si aggiunsero altre 45 nel 1994. Tra queste spicca il 20% della compagnia assicurativa Česká Pojišťovna, che PPF porterà al 100% prima di stringere un’alleanza con Assicurazioni Generali nel 2008. La partnership, durata cinque anni, si conclude con la vendita del 49% della joint venture al Leone di Trieste per 3 miliardi. Negli anni, PPF si espande in Europa, Russia e Asia, costruendo un impero diversificato.
La tragedia e il passaggio a Renáta Kellnerová
La storia di PPF prende una svolta drammatica nel marzo 2021, quando Petr Kellner muore in un incidente in elicottero sulle montagne dell’Alaska. Le redini del gruppo passano a Renáta Kellnerová, fino ad allora impegnata principalmente nelle attività filantropiche della famiglia. “Ho dedicato il 2021 e il 2022 a familiarizzare con il gruppo e a ridargli stabilità,” ha scritto nella lettera agli azionisti del 2023, descrivendo il suo percorso di transizione. Determinata a lasciare il proprio segno, Kellnerová liquida i soci di minoranza, riorganizza la proprietà sotto la holding Amalar e affida la guida operativa a Jiří Šmejc, storico partner di Kellner. Sotto la sua direzione, PPF riduce la presenza in Russia e Asia, concentrandosi sulle attività europee e aprendo la porta a nuovi settori.
Un colosso globale con radici ceche
Oggi PPF gestisce un portafoglio di aziende dal valore di circa 42 miliardi di euro, con operazioni in 25 paesi e 45.000 dipendenti. Nel 2024, il gruppo ha generato un utile di 3,2 miliardi di euro, operando in settori come banche, telecomunicazioni, media, biotecnologie, mobilità e immobiliare. A maggio 2025, Kellnerová ha annunciato un cambio al vertice, con Šmejc che lascerà il ruolo di ceo a favore di due co-ceo: Kateřina Jirásková, ex direttrice finanziaria, e Didier Stoessel, responsabile degli investimenti e figura chiave nella digitalizzazione di CME, l’emittente televisiva di PPF. Questo riassetto segnala la volontà di Kellnerová di imprimere una direzione più decisa al gruppo.
L’offerta su ProSiebenSat.1: strategia o diversivo?
L’ingresso di PPF in ProSiebenSat.1 risale al 2023, con un graduale aumento della partecipazione fino al 15%. L’offerta parziale annunciata a maggio 2025, che mira a raggiungere il 29,99%, è stata accolta con favore dal management dell’emittente tedesca, che la interpreta come un possibile scudo contro l’avanzata di MFE. Tuttavia, alcuni analisti ipotizzano che Kellnerová stia cercando una posizione di forza per negoziare con i Berlusconi, magari per ottenere un rialzo del prezzo o un ruolo nel progetto di polo paneuropeo di MFE. Fedele alla riservatezza che caratterizzava il marito, Kellnerová non ha svelato le sue intenzioni, lasciando aperte tutte le speculazioni su una mossa che potrebbe ridisegnare gli equilibri nel panorama mediatico europeo.