L'Atalanta ha scelto Palladino: sarà la svolta per Daniel Maldini?
Palladino all'Atalanta: Daniel Maldini ritrova il suo mentore avuto a Monza

Jurić lascia i nerazzurri al 13° posto in classifica con 13 punti, frutto di 2 vittorie, 7 pareggi e 2 sconfitte in campionato.
L'esonero di Jurić dall'Atalanta arriva esattamente un anno dopo quello subito alla Roma (il 10 novembre 2024), quando la squadra era 12ª in campionato con 5 sconfitte.
Raffaele Palladino è il nuovo allenatore
A sostituirlo sarà Raffaele Palladino. L'accordo è stato trovato nelle scorse ore e l'ufficialità è attesa a breve.
La "dote" di Palladino: i numeri con Fiorentina e Monza
Palladino ha chiuso la sua esperienza alla Fiorentina con una media di 1.70 punti a partita in 53 panchine.
Con il Monza, da settembre 2022 a giugno 2024, aveva totalizzato 73 presenze con una media di 1.36 punti per gara. Non a caso, dopo l'esonero di Tudor, anche la Juventus aveva pensato a lui ma, alla fine, ha scelto di virare su un profilo di maggiore esperienza come Spalletti.
L' arrivo di Raffaele Palladino sulla panchina dell'Atalanta non è solo un cambio di guida tecnica, ma una potenziale svolta per la carriera di Daniel Maldini. Dopo mesi passati ai margini con Ivan Jurić, il fantasista ritrova il suo mentore, l'allenatore che lo ha trasformato da promettente riserva a "gioiello" in Serie A.
L'Ombra di Jurić
Sotto la gestione Jurić, Maldini ha faticato a trovare spazio, totalizzando un minutaggio estremamente ridotto in campionato e Champions League. Per lui, appena 7 presenze e un totale di 224 minuti in campo, senza lasciare un'impronta significativa a livello di gol o assist.
Il rapporto era pragmatico, con Jurić che aveva pubblicamente esortato il giocatore a "dare qualcosa in più" per elevare il suo status. Questo scarso impiego ha rappresentato un freno inaspettato dopo il trasferimento a Bergamo e le convocazioni in Nazionale.
La Formula Magica di Palladino
Il momento di maggiore splendore di Daniel Maldini è coinciso con il suo periodo al Monza, dove il tecnico era proprio Palladino. Acquisito in prestito dal Milan, il trequartista è sbocciato nella seconda metà della stagione 2023/2024, realizzando 4 reti in 11 partite.
Palladino non solo gli ha dato continuità e fiducia, ma ha saputo trovargli la collocazione tattica ideale. L'ex tecnico del Monza aveva una grande stima per il ragazzo, descrivendolo come "un gioiello" con "qualità, gamba, passo, strappo, tiro". Per Maldini, il ritorno di Palladino è l'incastro perfetto per dimostrare quel potenziale che in molti, inclusi gli osservatori della Nazionale, gli attribuiscono.
La Nuova Collocazione Tattica nel 3-4-2-1
L'Atalanta di Palladino, come emerso, si schiererà presumibilmente con il 3-4-2-1 o, in alternativa, con un 3-4-1-2 modulabile. Questo sistema è l'habitat naturale per Maldini.
Nel Monza di Palladino, Daniel era spesso impiegato come uno dei due trequartisti dietro il centravanti. È in questa posizione, defilato ma centrale nel gioco offensivo, che le sue qualità – dribbling, tiro dalla distanza e capacità di imbucare – vengono massimizzate.
All'Atalanta, i due posti da trequartista sono attualmente occupati da giocatori di grande qualità come Lookman e De Ketelaere. Tuttavia, Palladino non ha mai esitato a ruotare i suoi elementi offensivi e, considerata la stima reciproca, è altamente probabile che Maldini trovi spazio, alternandosi o contendendosi il posto con i compagni nel ruolo di seconda punta/trequartista. La sua duttilità, che gli permette di agire anche come ala sinistra in un tridente, rappresenta un jolly cruciale per lo scacchiere tattico di Palladino.
Per Maldini, l'esonero di Jurić è la definitiva sliding door per riprendere il filo interrotto della sua crescita e trasformarsi da comparsa a protagonista.



