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Gianluca Vialli non ce l'ha fatta. L'ex centravanti, tra le altre, di Chelsea, Juventus e Sampdoria è spirato, a 58 anni, dopo aver combattuto lungamente con "l'ospite indesiderato", da lui stesso così definito, quel tumore al pancreas scoperto nel 2017. Le voci di un peggioramento delle condizioni si erano già diffuse nei giorni scorsi.  Il mondo del calcio deve purtroppo piangere un'altra icona, una rilevante perdita per questo sport, ma non solo. Non bastava il terribile lutto di Sinisa Mihajlovic, stroncato da una leucemia, proprio a pochi giorni dalla festività di Natale a creare un vuoto già incolmabile. Nei giorni scorsi anche la scomparsa di Pelè, un periodo maledetto per il mondo del calcio. Nel fine settimane, su tutti i campi, verrà osservato un minuto di silenzio. "Quella foto sul prato di Wembley, quell’abbraccio con il Ct Roberto Mancini dopo il gol di Federico Chiesa contro l’Austria negli ottavi di finale dell’Europeo del 2021, sarà una delle immagini di Gianluca Vialli che ci porteremo nel cuore per sempre - si legge sul sito della federazione - Gianluca non ce l’ha fatta, si è spento oggi all’età di 58 anni dopo una lunga malattia, combattuta sempre a testa altissima, con dignità e con tutta la famiglia azzurra a dargli forza in un momento di silenziosa ma enorme sofferenza. Il calcio italiano non piange soltanto il capo delegazione della Nazionale: piange un grande uomo, che prima ancora era stato un grande attaccante e un apprezzato allenatore"