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Nel cuore della Brianza si è alzata una voce unanime. Un fronte composto da Assolombarda, Apa Confartigianato, Confcommercio, sindacati, la Fondazione Irccs San Gerardo, l’Autodromo di Monza e il Consorzio Villa Reale e Parco si è riunito per sostenere un progetto che cambierebbe per sempre la mobilità locale.

L’incontro si è tenuto in vista della decisiva riunione con il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, in programma per il 26 giugno. In quell’occasione si discuterà del futuro del progetto, degli extracosti (stimati in 589 milioni di euro) e delle possibili soluzioni finanziarie.


Numeri da capogiro tra turismo, salute e Gran Premio

Chi pensa che la metropolitana sia solo un'opera comoda per i pendolari, sbaglia. Il bisogno di collegamento diretto è sostenuto da numeri concreti e impressionanti:

  • 121.000 visitatori alla Villa Reale nel 2024
  • 700.000 persone all'Autodromo, con 335.000 presenti solo per il Gran Premio
  • 17.500 veicoli nei parcheggi straordinari e 60.000 passeggeri sulla navetta stazione-Parco
  • 30.000 utenti trasportati da Trenord con biglietti speciali
  • 12.000 persone gravitano ogni giorno attorno al San Gerardo e al Polo universitario di Medicina
  • 104.000 accessi al Pronto Soccorso in un anno

Anche il turismo segna un’impennata: secondo Confcommercio, i turisti sono cresciuti del 37% e hanno raddoppiato i giorni di permanenza rispetto al pre-Covid.


Una metropolitana da primato nazionale

Se realizzata, la M5 sarà la prima metropolitana in Italia a collegare due capoluoghi di provincia: un primato che rafforza la strategicità dell'opera.
Con 11 fermate previste fino a Monza, potrà accogliere oltre 200.000 passeggeri al giorno, togliendo dalle strade più di 30.000 veicoli. I vantaggi? Meno traffico, meno inquinamento, maggiore sicurezza.

“Un’opera non più rimandabile”, la definisce Assolombarda, sottolineando come la M5 rappresenti una “svolta per l’economia brianzola e per la qualità della vita di chi la abita”.


Ora la palla passa a Roma

Il messaggio è chiaro: la Brianza non vuole più aspettare. Le realtà economiche, sociali e istituzionali del territorio chiedono tempi certi e rapidi. Il prossimo passo sarà l’incontro del 26 giugno con il ministro Salvini, dove si discuteranno in modo concreto i tempi, i fondi e l’avvio dei cantieri.

L’obiettivo è evitare ulteriori rallentamenti e trasformare il prolungamento della metropolitana M5 da progetto a realtà. Una realtà che cambierebbe per sempre il volto della mobilità brianzola e milanese.


Lunedì torna Monza una città da serie A

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