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Tra i protagonisti indiscussi del match Udinese-Monza c’è senza alcun dubbio Nicolò Rovella, l'ottima prestazione del numero 6 è stata contornata dal primo gol in carriera che ha portato il Monza in vantaggio 2a1 sui friulani. Bugiardo il risultato finale del 2 a 2, viziato da un rigore molto generoso concesso, tra lo stupore generale, dal direttore di gara Luca Massimi. L'infortunio che qualche settimana fa ha tenuto il centrocampista fuori dal campo, non ha pregiudicato il percorso nell’Ac Monza in alcun modo, il ragazzo dai capelli biondi ha tirato fuori la grinta e la volontà necessaria per rientrare in campo e poter disputare un finale di stagione all’altezza delle aspettative.  


Al termine della partita al Dacia Arena di Udine, il mister biancorosso ha ribadito l’importanza di Rovella anche per il futuro del calcio italiano: “Penso abbia grandi margini di miglioramento, sta facendo un grande campionato, non sa nemmeno lui dove può arrivare, deve migliorare ogni giorno perché può essere veramente il futuro del calcio italiano”.

Nicolò inizia ad interfacciarsi con il mondo del calcio nell’ASD Alcione, squadra di eccellenza milanese, sogni e talento però sono troppo grandi per fermarsi in periferia e nel 2017 arriva l’importante chiamata del Genoa che lo porta nel proprio settore giovanile. Il posto perfetto per crescere, maturare umanamente e tecnicamente, il posto perfetto per cominciare a guardare da lontano i “grandi” e piano piano iniziare a farne parte. Nel 2019 arriva l’esordio in serie A contro l’Inter, e sempre contro i nerazzurri, ma questa volta l’anno successivo, Nicolò fa il suo esordio da titolare nel massimo campionato italiano.

I colori nerazzurri sono stati protagonisti nella vita di Rovella sin da piccolo, il padre e lo zio dichiaratamente interisti, lo portavano allo stadio nel tempio del calcio, dove il tempo si ferma e prendono vita i desideri di ogni bambino. Chissà cosa pensava il piccolo Nicolò in quei momenti vedendo quello scenario magico e quella atmosfera incredibile, ma soprattutto chissà se immaginava una maglia con il suo nome sulla schiena salire le scale che portano al campo e vivere quel sogno ad occhi aperti. La realtà oggi ha superato i desideri, nessun genio della lampada, solo talento, sacrificio e amore per questo sport, il sogno oggi è diventato realtà. Sabato sera nella 30° partita di campionato, la squadra di mister Palladino incontrerà proprio l’Inter a San Siro, Rovella e compagni sono pronti per continuare la corsa salvezza davanti a grandi e piccini…e la storia si ripete.