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In Serie B ogni stagione porta con sé riflessioni e bilanci non solo tecnici, ma anche economici. Le società devono infatti confrontarsi con un equilibrio sempre più delicato tra costi, stipendi e risultati sportivi.
Il contenimento delle spese è diventato un obiettivo dichiarato da molti club, soprattutto dopo l’ultimo biennio di riduzione delle risorse complessive.
Ma tra ridimensionamenti annunciati e piani di sostenibilità, non tutte le squadre si muovono allo stesso modo, e la forbice tra chi può permettersi ingaggi da Serie A e chi deve stringere la cinghia resta ampia.

Serie B stipendi e costi: Monza guida il monte ingaggi

Secondo quanto riportato dall'approfondimento odierno di Nicola Binda su La Gazzetta dello Sport, il Monza è la squadra con il monte stipendi più alto della Serie B: 32.742.906 euro tra calciatori (28.982.754 euro), staff tecnico (2.602.947 euro) e direttori sportivi (1.157.205). Una cifra che, come sottolinea il quotidiano, sfiora quella registrata un anno fa dal Sassuolo in Serie A.
In coda alla classifica, invece, si trova il Pescara, che con 6.335.947 euro spende quasi 24,5 milioni in meno rispetto ai biancorossi. Nel complesso, il totale degli stipendi dei calciatori di B si attesta a 260 milioni, mentre gli allenatori pesano per 29,8 milioni e i direttori sportivi per 15,2 milioni.

Il dato interessante è che, pur con l’intento di ridurre i costi, le spese per i giocatori sono praticamente identiche alla passata stagione (–11.602 euro), mentre il vero risparmio arriva dal taglio degli stipendi dei tecnici: da 35,2 a 27 milioni. A incidere è anche il diverso peso delle neopromosse, che spendono molto meno delle squadre retrocesse dalla A.

Classifica monte stipendi Serie B: Palermo e Venezia seguono il Monza

Alle spalle del Monza, nella graduatoria del monte stipendi della Serie B, si collocano Palermo, Venezia, Sampdoria e Spezia. Solo le prime due superano la soglia dei 30 milioni, mentre il Venezia si ferma a 28,3 milioni.
L’Empoli, pur avendo ceduto diversi giocatori, resta vicino ai vertici con 19,7 milioni, mentre l’Avellino, tra le neopromosse, si distingue con 14,4 milioni di euro di spesa, risultando la migliore della sua categoria.

Tra le altre, il Modena — attuale capolista — ha un budget di 14,7 milioni, in aumento rispetto alla scorsa stagione, mentre il Südtirol resta tra i club più virtuosi (7,6 milioni totali) pur avendo incrementato leggermente la spesa.
Nel complesso, l’analisi della Gazzetta mostra come il risparmio complessivo della categoria sia di 8,2 milioni rispetto al 2024-25, con tagli distribuiti soprattutto tra i tecnici e gli staff.

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