A Ferragosto Ilaria Salis denuncia il degrado delle carceri minorili
Ilaria Salis racconta l’ispezione al Beccaria di Milano: sovraffollamento, violenze e un sistema penale minorile sempre più punitivo.

L’eurodeputata monzese Ilaria Salis ha utilizzato i suoi canali social per raccontare la sua ispezione all’Istituto Penale per Minorenni Cesare Beccaria di Milano. Secondo le sue parole, raccolte anche in un post su Twitter, l’ambiente sarebbe caratterizzato da sovraffollamento, condizioni igieniche precarie e assenza di attività rieducative durante l’estate.
Salis ha ricordato che, in passato, nello stesso istituto si sarebbero verificati episodi gravissimi di violenza, documentati da indagini e testimonianze: pestaggi, umiliazioni e torture inflitte da più agenti a singoli ragazzi. Situazioni che, secondo l’eurodeputata, sarebbero state coperte dai vertici delle precedenti amministrazioni.
Il problema del sistema penale minorile in Italia
Per Ilaria Salis, la situazione di Milano rappresenta un esempio di una crisi più ampia che coinvolge tutto il sistema penale minorile italiano. Un tempo considerato all’avanguardia in Europa, oggi si starebbe spostando da un approccio educativo a una logica sempre più punitiva.
L’eurodeputata sottolinea come il Decreto Caivano abbia ampliato il ricorso al carcere anche per reati non gravi, portando a un aumento del 55% dei detenuti minorili in pochi anni, nonostante il calo dei reati. Secondo Salis, si tratta di una scelta politica che rischia di peggiorare le fragilità dei giovani invece di riabilitarli, riducendo drasticamente le alternative come formazione, inclusione e legami con il territorio.