x

x

Intervistato in esclusiva dalla nostra redazione, l'ex difensore esterno, con un passato al Monza (stagione 89/90 in B) e all'Inter, Massimo Tarantino ha analizzato la situazione dei due club che questa sera si incroceranno all'U-Power Stadium nell'anticipo della diciassettesima giornata di Serie A. Di seguito le parole del siciliano, attualmente dirigente calcistico: 

Ciao Massimo, che partita sarà quella di questa sera?
"Quella di stasera sarà una partita interessante, un match dove ci sarà tanta curiosità. L'Inter dopo la sosta è ripartita con una grande prestazione contro il Napoli, il Monza ha dato continuità a un periodo dove ha prodotto buon calcio e valorizzato di conseguenza la rosa. Sarà una gara interessante per capire se il Monza con il suo modo di interpretare il gioco riuscirà a mettere in difficoltà la banda di Simone Inzaghi e, perché no, anche a fare punti".  

Monza-Inter sarà anche sfida tra Petagna e Lukaku, due attaccanti che fin qui hanno disatteso le aspettative
"Quello dell'attaccante è sempre un ruolo particolare. A mio avviso il valore di Lukaku è indiscutibile, il problema è che non è riuscito ad avere la stessa continuità che aveva con mister Conte. Ricordiamo tra l'altro che il belga ha avuto alcuni problemi fisici che l'hanno tenuto a lungo lontano dal campo e questa cosa a lungo andare condiziona parecchio il rendimento di un attaccante. Petagna invece cambiando squadra ha avuto un ambientamento più lungo, bisogna soltanto aspettarli e dare loro pazienza".

A Monza è previsto un esodo di supporter nerazzurri. Come risponderà invece la tifoseria biancorossa?
"È una questione di numeri, non c'è niente da fare. Giocare a Monza contro Milan e Inter porta ad avere un esodo di tifoseria ospite allo stadio vista la vicinanza tra le due città che fanno praticamente un'unica conurbazione urbana. Il Monza sta facendo grandi cose, sta partecipando alla Serie A per la prima volta. La cosa più bella però è vedere coinvolti sempre più tifosi in questa avventura, la tifoseria del Monza sta crescendo e ha i numeri per crescere ancor di più nei prossimi anni. Al momento il paragone con le big non regge, oggi ci sarà sicuramente un esodo di tifosi dell'Inter ma i calciatori quando vedranno l'atmosfera che si respirerà all'U-Power saranno spinti senz'altro a fare una grande gara". 

Che ricordi hai delle tue esperienza al Monza e all'Inter?
"Al Monza sono arrivato che ero molto giovane, la mia prima avventura lontano da Napoli. Ero in un posto nuovo con persone che non conoscevo in un ambiente diverso da quello napoletano. Grazie al Monza ho giocato le mie prime partite in Serie B, mi sono trovato davvero bene. All'Inter sono arrivato da calciatore esperto anche se l'esperienza è stata negativa essendomi rotto subito il tendine d'Achille. L'infortunio ahimè non mi ha dato la possibilità di godermi pienamente questa avventura anche se posso dire che entrambe sono state tappe fondamentali della mia carriera". 

Sei stato l'eroe che lo scorso ottobre ha disarmato l'aggressore nel centro commerciale di Assago. Come hai reagito quando hai rivisto allenarsi Pablo Marí?
"Sicuramente mi ha fatto piacere e mi ha dato grande gioia rivedere Pablo in campo dopo tutto quello che ha passato. È stata una esperienza orribile per lui e per chi ha vissuto quella tragica giornata. La cosa importante è che lui oggi possa tornare a far ciò che lo rende felice, Pablo è stato molto fortunato, questa tragedia l'ha solo sfiorato, grazie al cielo ne è uscito fuori alla grande. Al momento non ci siamo ancora incontrati, ci siamo sentiti qualche volta tramite Adriano Galliani. Spero però un giorno di assistere a una partita del Monza e poterlo incontrare".