"Che stron*": frase shock in consiglio comunale a Monza, è bufera su Bertola
Nel consiglio comunale di Monza volano insulti: scintille tra Sassoli, Spedo e la presidente Bertola, che perde il controllo al microfono.
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Consiglieri furiosi e urla in aula
Tutto parte dall’intervento della consigliera Martina Sassoli (Noi Moderati), che fa scattare l’ira del consigliere di opposizione Lorenzo Spedo (LabMonza). In aula riecheggia un sonoro: “Sciacquati la bocca”. È il primo segnale che la serata non si sarebbe chiusa pacificamente.
A peggiorare il quadro ci pensa il battibecco diretto tra la stessa Sassoli e la presidente del consiglio comunale Cherubina Bertola, che interviene per sedare il clima surriscaldato, minacciando l’espulsione di chi avrebbe continuato a interrompere.
Una frase che incendia il web
Sembrava tutto tornato alla calma, ma durante la discussione successiva è accaduto qualcosa che ha fatto riesplodere le polemiche: dalla bocca della presidente Bertola è scappato un “Che stron”**, parzialmente a microfono e senza destinatario chiaro.
Quella frase, registrata e subito diffusa sui social dal consigliere Paolo Piffer (Civicamente), è diventata virale, scatenando reazioni a catena. In tanti si chiedono: a chi era rivolta quella parola? E soprattutto: può una presidente lasciarsi sfuggire simili espressioni?
Reazioni dure e opposizione in rivolta
La prima a parlare è Martina Sassoli, protagonista della serata:
“Succede che a Monza, in un’aula istituzionale, una presidenta del consiglio comunale decida di insultare. A chi fosse rivolto? Non è chiaro. Ma quel tono, quel linguaggio, non sono degni del ruolo che ricopre”.
Più diretto ancora è Paolo Piffer, che attacca:
“Non è la prima volta che dimostra inadeguatezza. Censura le opposizioni, interpreta a suo piacimento il regolamento, non gestisce gli assessori e ora insulta anche i consiglieri. Cosa aspettiamo per chiedere un cambio?”
La politica monzese spaccata in aula e online
L’accaduto ha diviso l’opinione pubblica. C’è chi difende la presidente, parlando di “parola scappata” in un momento di frustrazione, e chi invece chiede le dimissioni immediate per mancanza di neutralità e senso delle istituzioni.
Intanto la registrazione continua a circolare nei gruppi social, diventando un vero caso politico locale, che potrebbe avere strascichi anche nei prossimi consigli comunali.
"Monza una città da Serie A" riprenderà a settembre
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