A Desio il papa “torna in vita": ecco il miracolo tutto brianzolo su Pio XI
Apre “Costruirò la Casa della Pace”: 18 sezioni, tecnologie immersive e ologramma finale per raccontare il papa nato a Desio nel 1857.
C’è un modo nuovo per conoscere Pio XI, e parte da Desio. Non una mostra polverosa, non una semplice raccolta di cimeli, ma un viaggio multimediale pensato per famiglie, scuole e pellegrini che nel 2025 attraverseranno i luoghi giubilari del Nord Italia.
La città dove nacque Achille Ratti nel 1857 ha deciso di riportare il suo papa “a casa”, dentro una delle sue dimore più belle, Villa Cusani Traversi Tittoni, trasformandola in un laboratorio di memoria e innovazione.
Il percorso si chiama “Costruirò la Casa della Pace” e mette insieme storia della Chiesa, tecnologia, linguaggi contemporanei e identità brianzola.
Solo alla fine del percorso il visitatore scopre il cuore dell’iniziativa: un ologramma tridimensionale che fa salutare Pio XI in prima persona.
Il progetto per il Giubileo: Comune e Fondazione insieme
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Comune di Desio e Fondazione Casa Natale Pio XI, con il patrocinio di Regione Lombardia, ed è inserita nel Giubileo dei Pontefici, il progetto che unisce i luoghi natali dei papi lombardi e veneti del Novecento.
Non è una semplice esposizione: come ha spiegato il curatore Francesco Tagliabue, non si tratta di “una mostra statica di reperti”, ma di un percorso dinamico che racconta la vita e il magistero del papa brianzolo usando gli stessi linguaggi che lui, da pontefice, per primo comprese e valorizzò. Pio XI, infatti, fu il papa che inaugurò Radio Vaticana con Guglielmo Marconi e che aprì alla forza delle immagini e del cinema come strumenti di evangelizzazione.
Diciotto sezioni tra pannelli, video e stanza immersiva
Il percorso allestito nell’ala sud-ovest di Villa Tittoni è diviso in diciotto sezioni e usa le tecnologie più attuali per rendere accessibile la figura di Pio XI.
Ci sono grandi pannelli narrativi, immagini d’epoca, un touch wall che permette di attivare focus interattivi, e soprattutto una stanza immersiva a 360 gradi che porta i visitatori fin sulle cime del Monte Rosa, luoghi cari ad Achille Ratti al tempo delle sue esplorazioni.
Non mancano le proiezioni dei cinegiornali, un grande libro digitale che racconta il “rinascimento” del Vaticano negli anni del suo pontificato e riferimenti al suo ruolo geopolitico in anni segnati da guerre e totalitarismi.
L’ologramma di Pio XI: il saluto finale

Il momento più suggestivo è il finale: un ologramma tridimensionale restituisce voce, presenza e sguardo di Pio XI, che saluta i visitatori come se fosse lì.
È la chiusura più coerente per un percorso dedicato al “papa che vide il futuro”, quello che per primo capì che la Chiesa doveva utilizzare i nuovi media per parlare al mondo. Qui, a Desio, quello stesso principio viene riproposto nel 2025 con i linguaggi dell’immersività.
Un circuito di luoghi papali e un rilancio per Desio
Il progetto di Desio non vive da solo: fa parte di un mosaico che mette in rete Sotto il Monte, Concesio, Riese, Canale d’Agordo e gli altri luoghi legati ai papi del Novecento.
Per Desio è anche un’operazione di rilancio culturale e turistico: la città si presenta come tappa dell’Anno Santo 2025, valorizzando una villa settecentesca progettata da Giuseppe Piermarini e trasformandola in sede espositiva stabile.
Info, orari e prenotazioni
L’accesso al percorso è gratuito, con visita assistita, dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13; il sabato e la domenica anche al pomeriggio, dalle 15 alle 17.
La prenotazione è obbligatoria.
Tutte le informazioni, così come i moduli di prenotazione, sono disponibili sul sito www.papadidesio.it o via mail all’indirizzo [email protected].



