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Il sindaco Mauro Colombo ha definito l’arrivo del bagolaro un impegno per mantenere viva la memoria delle atrocità nucleari, non relegandola a una semplice cerimonia ma integrandola nella vita quotidiana della comunità. L’Hibakujumoku rappresenta un “testimone potente” della storia del Novecento, un simbolo di rinascita che invita a riflettere sulle conseguenze della guerra e sull’importanza della pace. La pianta, proveniente da Hiroshima, si inserisce in un progetto globale che diffonde questi alberi come messaggi di speranza in tutto il mondo.

La Brianza unita per la pace

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L’iniziativa ha raccolto l’adesione di tredici Comuni brianzoli: Agrate, Bernareggio, Burago, Busnago, Cavenago, Cornate, Lesmo, Mezzago, Ornago, Ronco, Sulbiate, Usmate Velate e Vimercate. La partecipazione di queste realtà amplia il concetto di comunità, trasformando l’evento in un momento di condivisione che supera i confini locali. Colombo ha espresso soddisfazione per l’entusiasmo dimostrato dai Comuni vicini, sottolineando che la pace si costruisce attraverso il contributo di tutti, unendo i “tasselli” di ogni territorio in un impegno comune.

Coinvolgimento delle scuole e della comunità

Le scuole di Bellusco avranno un ruolo centrale nella cerimonia, con i ragazzi chiamati a riflettere su un capitolo tragico della storia. La preside Concetta Ponticelli ha evidenziato l’importanza di condividere con gli studenti il significato dell’Hibakujumoku, anche con chi non ha ancora affrontato il tema delle bombe atomiche. La biblioteca comunale ha preparato una selezione di libri sulla pace per lettori di tutte le età, mentre il 13 maggio, alle 21:00, un cineforum proporrà la proiezione di una pellicola giapponese che narra le storie dei sopravvissuti di Hiroshima, offrendo un momento di approfondimento aperto a tutti.

Un evento per costruire la pace

La messa a dimora del bagolaro sarà accompagnata da letture, momenti di riflessione e attività culturali, creando un’occasione per coinvolgere l’intera comunità. L’iniziativa, sostenuta dall’associazione Mondo senza guerre e senza violenza, punta a lasciare un segno duraturo, non solo attraverso la presenza fisica dell’albero, ma anche attraverso il dialogo e l’educazione. Bellusco si prepara così a ospitare un evento che unisce memoria storica e impegno per un futuro senza conflitti, con la Brianza come protagonista di un messaggio di pace universale.