Fumata nerissima in Peg Perego: niente cassa, 95 licenziamenti confermati
L’azienda rifiuta gli ammortizzatori sociali e rilancia con uscite volontarie. Fiom: “Situazione sempre più grave”.

Cresce la tensione ad Arcore tra i dipendenti della Peg Perego e la dirigenza dell’azienda nota in tutto il mondo per la produzione di passeggini e giocattoli per bambini. Dopo settimane di trattative e spiragli di mediazione aperti a Roma, l’incontro di ieri con i sindacati ha segnato un brusco stop.
Oggi, nello stabilimento, si tengono le assemblee decisive con i lavoratori. Le prospettive, al momento, appaiono sempre più incerte. Il nodo resta quello dei licenziamenti e del rifiuto dell’azienda ad attivare ulteriori strumenti di tutela sociale.