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La Loggia sottolinea come i progetti di Forza Italia furono frenati sia dagli alleati sia dai procedimenti giudiziari a carico del leader: 

Non abbiamo mai avuto una maggioranza compatta. Una volta Casini, un’altra Fini, un’altra Bossi. Tutto questo ci ha impedito di completare la rivoluzione liberale. In realtà hanno avuto un impatto anche i 60 processi nei suoi confronti. Solo uno con la sua tempra ce l’avrebbe potuta fare.

Il legame personale con Silvio Berlusconi rimane però al centro: 

È stato un grande amico. È stato un rapporto sincero, il nostro.

Ma anche con un peso personale difficile da cancellare: 

L’ultima volta l’ho sentito sette mesi prima della sua morte e avevo anche litigato con lui. Gli dissi: “Silvio: Forza Italia in Sicilia non c’è più. Questi che si dicono di Forza Italia non lo sono”. Essendo stata l’ultima telefonata resta il mio grande rimpianto.

Infine, uno sguardo al futuro della famiglia: 

Mi piacerebbe se Marina o Pier Silvio rimettessero il loro nome in gioco. Ma non so se hanno voglia.

Nei mesi scorsi La Loggia si era già confessato ai taccuini de la Repubblica (qui le sue dichiarazioni).

Enrico La Loggia
Enrico La Loggia / Frame Youtube