Fine di un’epoca in Brianza: la multinazionale svizzera che chiude la produzione dopo 40 anni
Dopo oltre quarant’anni di attività a Carate Brianza, Stäubli avvia lo smantellamento della produzione industriale: accordo sul licenziamento collettivo per 45 lavoratori
Per decenni ha rappresentato una presenza industriale stabile e riconoscibile sul territorio brianzolo, intrecciando il proprio percorso con quello di intere generazioni di lavoratori. Un sito produttivo cresciuto nel tempo, diventato punto di riferimento non solo economico ma anche occupazionale, inserito in un contesto manifatturiero che ha segnato la storia recente della Brianza.
Negli ultimi mesi, però, il quadro si è progressivamente complicato, tra rallentamenti produttivi, ammortizzatori sociali e un confronto sindacale lungo e complesso. Una vertenza che ha tenuto banco per settimane e che ora arriva a una svolta definitiva.
Stäubli chiude la produzione a Carate Brianza
È ufficiale: Stäubli chiude la produzione a Carate Brianza. La multinazionale svizzera attiva nei settori tessile, robotica ed elettronica industriale cesserà l’attività produttiva nello storico stabilimento di via Riviera, aperto nel 1984.
«È ufficiale, la Stäubli chiude la produzione. L'hanno spostata altrove», ha dichiarato Pietro Occhiuto, segretario della Fiom Cgil Brianza, commentando una decisione che era stata anticipata nei mesi scorsi.
L’azienda, presente oggi in 28 Paesi con 15 stabilimenti di produzione, impiega a Carate oltre 150 collaboratori. Già a settembre era stata annunciata la chiusura della produzione in Italia, con l’apertura della procedura di licenziamento collettivo per 45 dipendenti, circa un terzo della forza lavoro del sito brianzolo.
Accordo sul licenziamento collettivo e futuro del sito
Dopo mesi di confronto, anche segnati da tensioni e dallo stato di agitazione, è stato raggiunto un accordo sindacale sul licenziamento collettivo.
«Un paio di persone saranno ricollocate e una dozzina accompagnate alla pensione con gli strumenti di ammortizzazione sociale a disposizione», ha spiegato Claudio Rendina, funzionario della Fiom Cgil Monza e Brianza. Per le restanti 25 persone è stata prevista un’incentivazione economica su base volontaria per l’uscita dalla produzione, il cui smantellamento inizierà da fine dicembre e terminerà a giugno 2026.
Nel sito di via Riviera a Carate Brianza rimarranno l’ufficio commerciale, quello di progettazione e le funzioni non produttive di Stäubli Italia. «Al momento non sono previste altre procedure», hanno rassicurato le sigle sindacali, chiudendo una vertenza definita «lunga» e «chiusa a fatica».



