x

x

"Siamo esterrefatti dalla totale mancanza di preavviso e soprattutto di confronto da parte delle istituzioni con chi di sport si occupa quotidianamente – e riteniamo che proprio da questa mancanza di contatto con il mondo sportivo siano discese le scelte scaturite, che non esito a definire senza criterio". Questa la nota del Comitato Regionale lombardo che ha voluto prendere posizione sulla decisione della Regione Lombardia di sospendere tutti i campionati dilettantistici regionali. "E' incomprensibile come possa essere ritenuta più pericolosa un’attività salutare, condotta all’aperto in spazi amplissimi, rispetto a molte altre situazioni della vita quotidiana che attualmente risultano però autorizzate. Viene anche da chiedersi, entrando nel tema prettamente calcistico, che differenza ci sarà mai fra un atleta delle categorie Allievi o Giovanissimi che gioca in una squadra dilettantistica e quello che milita invece nella corrispondente categoria di una società professionistica, oppure tra la Serie D, campionato nazionale dilettanti, e gli altri campionati regionali dilettantistici, se a dover essere tutelate sono la salute e la sicurezza, che ovviamente stanno a cuore a tutti noi, come dimostrato nel momento in cui per primi ci siamo fermati lo scorso febbraio. Ma oltre a ciò, riteniamo una simile decisione frustrante dei tanti sacrifici fatti dalla nostre società per adeguarsi ad un rigido protocollo al fine di poter operare in sicurezza". Il Comitato Regionale Lombardia chiede un incontro con la Regione: "Chiederemo in primis rispetto per i nostri oltre 180.000 tesserati e soprattutto vogliamo sapere che tipo di provvedimenti aspettarci, perché per condurre l’attività sportiva serve programmazione e non possiamo sottostare ad aperture e chiusure a singhiozzo che mettano a repentaglio l’intero sistema, che anzi ha ora bisogno di supporto e sostegni anche concreti dalle istituzioni".