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Stefano Sensi (foto di Simona Pecunia)
Stefano Sensi (foto di Simona Pecunia)

Nell'ultima giornata del calciomercato, tra i trasferimenti sfumati all'ultimo quando tutto sembrava già deciso, spicca il passaggio saltato di Stefano Sensi al Leicester. Il mercato inglese chiudeva ieri alle 23, ovvero alla mezzanotte ora italiana, e nonostante che il centrocampista fosse già volato nel pomeriggio in Inghilterra e avesse già sostenuto le visite mediche di rito, alla fine il suo contratto non è stato depositato.

Le cause del mancato trasferimento

Il motivo, secondo quanto appreso da Calciomercato.com, è il mancato accordo sulla formula, infatti bisognava rispettare i requisiti finanziari richiesti dalla lega inglese, ed inoltre sono emersi ostacoli sulla strada per il tesseramento.

I due club, che erano al lavoro da oltre una settimana, avevano trovato un accordo con le Foxes che si erano impegnate a pagare 2,5 milioni di euro in caso di promozione in Premier League ma qualcosa andava ancora sistemato, ed alla fine l'accordo non è stato raggiunto. In Inghilterra, il Leicester Mercury ha parlato di altri problemi, questa volta legati al permesso di lavoro. Nonostante il lavoro degli avvocati, non si è trovata la quadra per completare il trasferimento, che è naufragato a causa della stretta fortissima sul fair play finanziario data dalla Football Association, in seguito alla penalizzazione dell'Everton (-10) e ai rischi corsi da squadre come Manchester City e Chelsea. 


Il futuro di Sensi

Sensi era arrivato all'Inter nell'estate del 2019 dal Sassuolo per 25 milioni di euro complessivi e con grandi aspettative, peraltro ripagate nei primissimi mesi della sua esperienza in nerazzurro. Poi una lunghissima serie di infortuni e un paio di esperienza in prestito con Sampdoria e Monza. L'estate scorsa Sensi è rientrato alla base, senza trovare una nuova sistemazione nonostante fosse chiaro che la sua storia con l'Inter era ormai finita infatti quest’anno non ha praticamente mai trovato spazio, chiuso dai vari Mkhitaryan, Calhanoglu, Barella, Frattesi e Asllani con Simone Inzaghi che gli ha concesso solo 65 minuti complessivi tra Serie A e Coppa Italia. Stefano Sensi ha un contratto con l'Inter in scadenza a giugno 2024, i dirigenti avrebbero voluto cercare di monetizzare con la sua cessione ora però potrebbero vagliare l'idea di una risoluzione del contratto