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Monza Fuori GP: cos'ha funzionato e cosa no. Nel day after di un emozionante Gp d'Italia, la pagina Facebook ‘A Monza x esempio’ ha scritto alcune valutazioni sul ‘contorno’ del Gp. Di seguito l'analisi. 

I motori si sono spenti da poche ore, a passare per primo sotto la bandiera a scacchi, neanche a dirlo, Max Verstappen, la pista, dopo l’immancabile evasione si è svuotata, la fiumana di gente dall’autodromo si è spostata verso il centro, la stazione e i parcheggi, per lasciare la città di Teodolinda, attraversandola un’ultima volta per questa edizione 2023 del Gran Premio d’Italia.

Con le scuderie ancora impegnate a smantellare i box è tempo di un primo bilancio, almeno per quanto riguarda il Fuori Gp: la manifestazione di contorno, che ogni anno va in scena in occasione della tre giorni iridata. Non può esserci un giudizio complessivo: c’è una certa discrepanza tra le cose che hanno funzionato e quelle che, invece, sarebbero da rivedere.

Partiamo da queste ultime. La terza città della Lombardia, che nei giorni del Gp finisce nei trend topic mondiali del globo di ogni piattaforma social, non può e non deve offrire uno spettacolo ai visitatori - italiani o stranieri che siano - che ha il sapore della sagra di paese. Piazza Trento e Trieste, i Boschetti Reali, alcuni concerti che si sono susseguiti sui palchi allestiti in centro erano proprio questo; nulla di più. Occorre fare meglio. Alzare il livello delle proposte, pianificare con largo anticipo, portare sul tavolo della programmazione idee diverse. È vero che i conti vanno rispettati e che i margini di manovra sono sempre ridotti al lumicino: eppure la possibilità di migliorare esiste. E il ritorno di immagine, l’onda lunga dei benefici, si andrebbe a riverberare sulla città per mesi. Fin qui il segno meno.

Ci sono anche delle note positive, idee che negli anni passati non erano state messe in pratica e che hanno funzionato. È da queste che occorre ripartire, svilupparle, ampliarle. La prima, almeno per chi scrive, è stata quella di organizzare visite gratuite alla scoperta della città per italiani, stranieri (con guida in inglese) e per bambini (con percorsi gioco). Un’occasione ben sfruttata per far conoscere al pubblico di ogni età e proveniente da ogni angolo del mondo, i tesori di Monza: dalla Villa Reale, ai Giardini Reali, dalla Cappella Espiatoria al Duomo dedicato a San Giovanni Battista, per finire con l’Arengario, l’antico palazzo comunale. Diversi percorsi, quindi: la Modicia romana, la Modoetia medievale e quella reale, più recente.

Positiva anche l’idea di portare il Fuori Gp in quartieri mai toccati prima dall’iniziativa: Sant’albino e Triante. In questo caso, iniziative che vanno lette come primi tentativi che nel tempo andranno implementati e migliorati. Positiva anche l’organizzazione di eventi in via Bergamo, che nella serata di sabato ha visto la presenza di numerosi turisti (nello specifico va anche riconosciuto che nella via e in quelle limitrofe, negli ultimi tempi è salita l’offerta di appartamenti che si appoggiano alla piattaforma Airbnb e che hanno ospitato interi gruppi di tifosi che alla sera sono scesi in strada per vivere la città)

Bene anche l’idea (già utilizzata per il concerto di Springsteen) di dare la possibilità ai possessori del biglietto di ingresso all’Autodromo di accedere nei prossimi due mesi, a tariffa ridotta ai Musei Civici, al Museo e Tesoro del Duomo, alla Villa Reale, alla Cappella Espiatoria e al Museo Etnologico.

Per ultimo un’annotazione: quest’anno, per la prima volta, Monza e il suo centro non sono stati semplicemente attraversati dai tifosi, come accadeva in passato. In molti si sono fermati a vivere la città - una circostanza registrata soprattutto sabato pomeriggio - con italiani e stranieri a passeggio o seduti ai tavolini all’aperto dei locali affacciati sulle piazze.  Fonte: facebook.com/amonzaxesempio