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fessa carabinieri

La celebrazione è iniziata al mattino presso il comando provinciale di Monza, dove il colonnello Rosario Di Gangi, comandante provinciale, ha deposto una corona di fiori davanti alla lapide dedicata ai caduti. Accompagnato da rappresentanti dell’Associazione nazionale carabinieri, tra cui Vito Potenza, coordinatore provinciale, e da militari in grande uniforme speciale, Di Gangi ha reso omaggio a chi ha sacrificato la vita per il servizio. Questo gesto di raccoglimento ha aperto una giornata carica di significato, dedicata alla memoria e al valore dell’Arma.

La mostra in piazza Roma e il progetto “cultura della legalità”

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Parallelamente, in piazza Roma, è stata allestita una mostra aperta al pubblico, pensata soprattutto per gli studenti. L’iniziativa si inserisce nel progetto “cultura della legalità”, che ha coinvolto oltre 9.300 studenti durante l’anno scolastico attraverso 127 incontri in 72 istituti della provincia. Questi momenti di educazione civica hanno puntato a sensibilizzare i giovani sui temi della legalità, rafforzando il legame tra le nuove generazioni e le istituzioni. La mostra ha offerto un’opportunità per avvicinare i cittadini al lavoro quotidiano dei carabinieri, promuovendo valori di responsabilità e sicurezza.

I risultati operativi del 2024

Durante la cerimonia, dopo la lettura del messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dell’ordine del giorno del comandante generale Salvatore Luongo, il colonnello Di Gangi ha preso la parola. Ha aperto il suo intervento con un commosso ricordo dei caduti, salutando le autorità presenti e condividendo i risultati raggiunti nel 2024. L’Arma di Monza e Brianza ha intensificato la sua attività, identificando oltre 151.000 persone e controllando 78.000 veicoli, numeri in crescita rispetto all’anno precedente. Questi dati testimoniano un impegno capillare nella prevenzione e nella repressione del crimine, con un contributo essenziale delle quattro compagnie territoriali e dei reparti del comando provinciale.

Una lotta quotidiana contro il crimine

Il comandante Di Gangi ha sottolineato l’importanza della prevenzione nella strategia dell’Arma, con particolare attenzione ai furti, al traffico di droga e al degrado urbano. La sicurezza percepita dai cittadini è stata al centro di controlli mirati, mentre campagne di sensibilizzazione hanno coinvolto sia i giovani, attraverso incontri scolastici, sia gli anziani, con iniziative contro le truffe. Di Gangi ha evidenziato le sfide poste dalla criminalità organizzata, che utilizza metodi sempre più subdoli per infiltrarsi nel tessuto sociale. Nonostante la complessità di queste minacce, i carabinieri continuano a rappresentare una presenza tangibile dello Stato, pronti a rispondere alle esigenze della comunità.

Un impegno che guarda a tutte le forme di crimine

La missione dell’Arma non si limita alla lotta contro la criminalità tradizionale, ma si estende a fenomeni come la violenza domestica, le devianze giovanili, le truffe e la marginalità. Di Gangi ha descritto questo lavoro come un privilegio, quello di servire una provincia straordinaria come Monza e Brianza. Concludendo il suo intervento con un vibrante “Viva l’Arma dei carabinieri, viva l’Italia”, il comandante ha ribadito l’orgoglio di contribuire alla sicurezza del territorio. La cerimonia si è chiusa con la consegna di encomi e riconoscimenti a quei carabinieri che si sono distinti in operazioni e attività di servizio, celebrando il loro impegno e dedizione.