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L'ex tecnico del Lecce, oltre che di Udinese e Ternana tra le altre, Luigi De Canio ha rilasciato un'intervista al Nuovo Quotidiano di Puglia, soffermandosi sulla sua squadra che venne promossa in A nel 2009/10 e i salentini attuali di Baroni. Le dichiarazioni nello specifico del trainer lucano:

"Le analogie sono soprattutto nei dati. Noi vivevamo un momento di rifondazione, si veniva dalla retrocessione che lascia inevitabilmente un segno come sta accadendo anche quest'anno alle squadre retrocesse. C'era un diffuso malcontento, una situazione psicologica difficile, un po' magari come l’ha vissuta il Lecce nella scorsa stagione. L'inizio fu difficoltoso. Qualche giocatore come Corvia arrivò alla seconda terza giornata. Trovata poi la condizione psico-fisica e la serenità, grazie alle vittorie, ci mettemmo in marcia verso il primato finale".

"Coda è una garanzia, si sta ripetendo con un modulo diverso. Questo Lecce ha qualche giocatore determinante in più rispetto all’anno scorso. Di Mariano ha corsa, qualità, velocità, mi chiedo mai non sia esploso prima il suo enorme potenziale. Strefezza è fantasioso, ha una maggiore imprevedibilità, sta trovando il gol con frequenza. Se il Lecce ha la seconda difesa, vuol dire che i dettami di Marco Baroni hanno cambiato la filosofia. Il mercato è stato importante, in tutti i ruoli".