x

x

La Sagra di San Fermo, giunta alla sua 416ª edizione, è da sempre un simbolo della tradizione brianzola. Quest’anno, però, il Comune guidato dal sindaco Veronica Gallo ha introdotto importanti novità:

Stop alla distribuzione di salamelle agli anziani “nelle ore di punta”, pur mantenendole nei punti ristoro.

Maggiore attenzione a salute e benessere, in linea con l’adesione alla Rete delle città sane.

Sostituzione della mostra zootecnica con una fattoria didattica per i più piccoli.

Cancellazione della storica sfilata dei trattori per motivi di sicurezza.

Queste modifiche hanno spinto l’associazione Amici di San Fermo a non partecipare all’organizzazione dell’edizione 2025.

La polemica e l’eco mediatica

Le nuove regole hanno scatenato la polemica politica. La Lega ha accusato la giunta di “snaturare la festa” togliendo elementi simbolo come salamella, busecca e trattori.

Il sindaco Gallo ha replicato, difendendo la scelta come un passo verso una sagra più sicura e salutare, e accusando gli avversari di strumentalizzare la vicenda. Il servizio del TG4 ha amplificato il dibattito, portando la “guerra della salamella” all’attenzione nazionale e trasformando un evento locale in un caso mediatico.

La storia della Sagra di San Fermo 2025 racconta molto più di un semplice cambiamento di menù: parla di identità, tradizione e del difficile equilibrio tra passato e futuro. 

Per approfondire la notizia originale, pubblicata da MonzaToday, e per restare aggiornato su tutti gli sviluppi in Brianza, continua a seguire Monza-News e la pagina Facebook di Monza-News.