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Sono di Cavenago Brianza, il primo sport che ho praticato a scuola è stato il nuoto, ma già all’età di sette anni è iniziato il percorso che mi ha formato come giocatore, quello che insegna le regole e i valori del gruppo e dello sport. Mi sono sempre trovato bene con gli allenatori in Prima Squadra, ma per il rapporto costruito da ragazzino che si è tramutato in confronto da adulto ringrazio Alessandro Brambilla e Ilario D’Addato, ora all’Olimpic Trezzanese in Promozione. Dopo una trafila di 10 anni nel Cavenago, ho ultimato le Giovanili a Vimercate: la fusione del 2019 tra Vimercatese e Oreno ha imbastito un progetto che si è consolidato a livello territoriale; la Leon è punto di riferimento del territorio, se notate la nostra denominazione contiene la parola ‘Monza e Brianza’ 

Calcio come passione: ma un tempo i bambini non volevano fare i calciatori?

Era il mio sogno! Per me il calcio è la passione più bella che ci possa essere.. Ai tempi delle Giovanili per ragioni di amicizia e puro divertimento non mi hanno ‘ingolosito’ i provini con Atalanta, Milan e Monza, o con le storiche società di Milano: per l’attaccamento alla maglia arancio-nera, dopo alcune ottime stagioni che hanno acceso qualche faro su di me, non ho ceduto, complici anche le prospettive di lavoro (sono laureato in Economia e Management per l’Impresa e mi occupo di programmi di rebranding in un’azienda che si chiama Principle), alle richieste di qualcuno in Serie C. Il mio sogno, ossia di diventare un calciatore professionista, lo voglio raggiungere con la maglia della Leon: sarebbe il coronamento di un percorso da favola!.

La tua è stata un’annata particolare, condizionata dal primo, lungo infortunio in carriera.

Ho dovuto fare un’operazione un anno fa: sono rientrato a novembre contro il Mapello per una manciata di minuti, ma è stato a febbraio, quando ho giocato titolare per la prima volta e segnato contro la Casati Arcore, che ho ritrovato il pieno gusto del campo. Ho cercato di sostenere la squadra da fuori, cercando di essere sempre presente in spogliatoio: la rincorsa è iniziata dal nono posto e quando le gare “contavano” davvero ero tirato a lucido; abbiamo cambiato passo in primavera, le prime vittorie in sequenza ci hanno dato fiducia nei nostri mezzi. Da un lato mister Ghidelli ci ha trasmesso messaggi semplici e diretti, dall’altro il gruppo non si è mai disunito: i nuovi hanno portato entusiasmo e alzato il livello; qualche senatore, che a un certo punto si è ritrovato a giocare di meno, non ha mai mollato dimostrandosi persona con valori morali incredibili e i giovani sono stati rivelati infine un fattore vincente, esprimendo una professionalità degna di nota.

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Bonseri, foto da MBNews

Doppiette a Trevigliese e Tamai, la rete che ha spezzato l’equilibrio nell’andata a San Donà e quella che ha avviato la festa il 15 giugno: emozioni a volontà.

È stata pregevole la palombella da fuori che ha chiuso i conti con il Tamai, ma il 2 a 1 in Veneto è stato più importante: loro premevano e quella è stata la partita perfetta, in un ambiente caldo e contro una rivale di valore.. Quanto si è sgolato il nostro spicchio di tifosi! Stavolta ha vinto una squadra a trazione anteriore: abbiamo sfondato il muro dei 100 gol, una caratteristica in controtendenza rispetto a Tritium e Sondrio. Le nostre sono state due promozioni differenti: da un lato (2020/2021) battere il Lumezzane dei grandi nomi con un mio golè stato davvero emozionante, dall’altro (stagione 202/2025)  una serie di ostacoli superati, che ci ha consentito di vincere in casa davanti alle persone che ci vogliono bene, è stato qualche cosa che ricorderò per sempre.

Cosa ricordi dei primi vagiti della Leon?

Conoscevo il gruppo di lavoro che orbitava a Vimercate, in primis il presidente Bruno Presezzi: si sono
aggiunti alla visione i dirigenti di Lesmo, Michele Bonello, Mirko Mannino e Angelo Todisco. Qua ci
sono persone appassionate che sul piano umano spiccano per onestà e sincerità: i risultati sportivi arrivano di conseguenza. Il 19 giugno 2021 passerà alla storia, la finale Play Off con il Mapello la frenata che ha alimentato il desiderio di rivalsa, questa promozione un trampolino di lancio vero: per conoscenze e strutture (il nostro Centro Sportivo conta su due campi a 11, due campi a 7, uno a 5, quattro campi di Padel, il Ristorante e c’è in allestimento una palestra) e per l’esperienza maturata in una categoria nazionale, che ai tempi ci ha trovato impreparati. Questo il motto alla ripresa degli allenamenti: ricordiaoci la fatica e l’impegno profusi per ritrovare questa categoria. Difendiamola con onore, mettendo in campo tutta la passione che ci contraddistingue.

La Leon non si è fatta trovare impreparata al “secondo debutto” in Serie D. Hai appena segnato il tuo primo gol in campionato al cospetto di Traorè e Balentien, gente che ha debuttato in Serie A in maglia Milan, firmando un prezioso pareggio…

Aspettavo la partita di ieri (Milan Futuro – Leon Monza Brianza 2-2, n.d.r.) da quando sono usciti i calendari! Non nego che aver segnato al Milan sia stata un’emozione indescrivibile, emozione che non mi ha fatto dormire stanotte perché, tra l’altro, sono per tradizione familiare accanito sostenitore rossonero. Sugli sviluppi di un corner ho deviato la fucilata di Gervasoni, spiazzando il loro portiere: Milan Futuro 2 Leon Brianza 2! A livello mentale questa rete ci aiuterà a capire che siamo una squadra attrezzata per la Serie D, è una soddisfazione meritata per il lavoro fatto da fine luglio: stiamo amalgamando zoccolo duro e innesti più esperti e conoscendo i dettami del nuovo Staff tecnico. La società punta a un anno di apprendistato per consolidarsi e fare esperienza: solo così nel medio periodo potremo sognare ancora più in grande.