x

x

Foto Unica Tv
Foto Unica Tv

“Cosa ne pensi?” Sono molte le richieste arrivatemi in queste ultime ore per interpretare al meglio, in chiave AC Monza, l’ufficializzazione (non ancora definita formalmente, ma tale nella sostanza) di Adriano Galliani quale candidato del centrodestra per le elezioni suppletive necessarie per attribuire il seggio senatoriale lasciato vacante da Silvio Berlusconi. Nonostante la notizia non sia arrivata come inaspettata, avrei preferito non riceverla mai.

Il perché è presto detto. Corro il rischio di ripetermi, ma ci tengo a ribadire in modo chiaro il mio punto di vista. Scomparso il patron di Arcore, la società AC Monza ha oggi una sola certezza su cui contare, sia per il presente che per il futuro prossimo. E si chiama Adriano Galliani. Prima ancora che per competenza e intuito, il suo legame affettivo con i colori biancorossi e con la sua città natale è tale da lasciarmi dormire sonni tranquilli. Chiunque fosse il proprietario della società di Monzello tra un mese, un semestre, un anno o più a lungo termine, rinunciare in parte al carisma e alla passione di una figura come questa sarebbe un errore grave. Detto questo, nessuno potrebbe impedire a Galliani di continuare a seguire il suo Monza con dedizione e affetto. Ma la costanza potrebbe non essere la stessa e danneggiare la qualità del suo apporto.

La proposta di Tajani, in accordo con la famiglia Berlusconi, di candidare Galliani al Senato è comunque in sostanza una costrizione a cui, suo malgrado e controvoglia, l’AD del Monza non sarà capace di dire di no, quasi esclusivamente per il rispetto della memoria  di Silvio Berlusconi. Potesse scegliere, Galliani (79 anni domenica prossima, auguri!) farebbe carte false per rimanere seduto alla propria scrivania di Monzello piuttosto che essere costretto a navigare nelle acque di Palazzo Madama. Acque a lui non congeniali, che non hanno mai fatto parte del suo DNA, a differenza di quelle del mondo del calcio in cui primeggia da decenni e che lo hanno portato a ricevere riconoscimenti in tutto il mondo.  “Ogni ofelè fa el so mestè” si dice a Milano e nel circondario. “Ognuno faccia il suo lavoro” tradotto in senso lato, per tutti comprensibile. Il lavoro che sapeva svolgere al meglio Alcide de Gasperi era quello di politico, così come per Adriano Galliani il lavoro in cui eccelle è quello di dirigente sportivo. A parti invertite non penso potessero avere gli stessi risultati. 

Il rientro in politica di Galliani priverà il Monza del pieno ed incondizionato apporto del suo punto di riferimento più importante. A meno che, soluzione da non escludere, un potenziale acquirente dell’AC Monza abbia già inopportunamente deciso che questa figura carismatica e storica sia ingombrante e non possa far parte dei propri programmi. In tal caso, rinunciare in toto all’apporto di Galliani non sarebbe un errore grave, ma straordinariamente colossale. 

 

Paolo Corbetta                                                                                                     

www.monza-news.it, testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano. Autorizzazione n. 693/21092005 Direttore responsabile: Stefano Peduzzi. Salvo accordi scritti o contratti di cessione di copyright, la collaborazione a questo sito è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. Privacy - Cookie

Powered by Slyvi