Aristide, l’ultima corsa a 91 anni: travolto da un tir a Monza
Aveva appena ripreso a pedalare dopo un intervento al cuore. Il camionista non si è fermato.

Partito come sempre dalla sua abitazione nella zona Maciachini di Milano, dove viveva con la moglie, si dirigeva verso nord. La destinazione era la stessa di sempre: Carate Brianza, a circa trenta chilometri di distanza. Era una delle sue due uscite settimanali abituali, rigorosamente in sella alla sua bici da corsa De Rosa, nera e affusolata, compagna di tante avventure. Poco prima delle 11.30, lungo via Battisti, nei pressi della Villa Reale di Monza, è avvenuto l’impatto fatale.
L’incidente e il camion che non si è fermato

Per ragioni ancora in corso di accertamento, la bicicletta di Aristide è stata agganciata da un tir che procedeva nella stessa direzione. Il mezzo pesante ha trascinato l’uomo per circa cinquecento metri, fino all’incrocio con viale Brianza. Il casco, che indossava regolarmente, si è sganciato durante l’impatto e giaceva sull’asfalto. La sua bicicletta si è staccata poco più avanti, lungo la strada che porta a Vedano al Lambro. L’autista del tir non si è fermato immediatamente.
Le indagini e il camionista individuato
La dinamica dell’incidente è ora al vaglio della polizia locale di Monza. Non è ancora chiaro se il conducente del mezzo pesante non si sia accorto della presenza del ciclista, forse a causa dell’angolo cieco, oppure se abbia proseguito la marcia senza rendersi conto dell’accaduto. Le immagini delle telecamere e le testimonianze raccolte hanno permesso di rintracciare in breve tempo la ditta proprietaria del veicolo e l’autista, fermato poco dopo nei pressi della sede della Rovagnati a Biassono.
La denuncia e il dolore dei familiari
Il camionista, 48 anni, è risultato negativo all’alcoltest, ma è stato comunque denunciato per omicidio stradale dalla procura di Monza, che ha disposto l’autopsia sul corpo di Aristide per chiarire le cause esatte del decesso. Ai familiari è spettato il difficile compito di affrontare la notizia, comunicata dalla polizia locale di Milano guidata dal comandante Gianluca Mirabelli.
Il figlio Andrea ha condiviso il dolore della famiglia: "Per noi è stato un colpo durissimo. Papà stava bene, non dimostrava affatto i suoi 91 anni. Non appena il tempo lo permetteva, usciva di casa per pedalare o per camminare nella natura".
Una vita vissuta a pieno ritmo
Aristide, che aveva lavorato per anni nel settore delle spedizioni, era un uomo attivo e dinamico. Oltre alla bicicletta, amava le escursioni in montagna. Non si limitava a passeggiate tranquille, ma si spingeva anche a quote elevate: arrivava fino a Molveno, in provincia di Trento, raggiungendo altitudini di 2.800 metri. Una vitalità rara, quella di Aristide, che neanche l’età o le difficoltà fisiche avevano mai scalfito.