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Il traghetto di Imbersago
Il traghetto di Imbersago

A Imbersago, immerso nella quiete del fiume Adda, resiste una delle attrazioni più suggestive della Brianza lecchese. Un traghetto che da secoli attraversa l’acqua senza motore, sospinto dalla corrente e ancorato alla storia del territorio. Un luogo che unisce leggenda e ingegneria, e che lega il suo nome a uno dei più grandi geni della storia.
Molti visitatori arrivano senza sapere cosa aspettarsi e finiscono per ritrovarsi davanti a un’opera che sembra uscita da un’altra epoca, capace di trasformare un semplice attraversamento in un piccolo viaggio nel tempo.
Ma qual è il rapporto con Leonardo da Vinci? E come funziona davvero questa imbarcazione unica nel suo genere?

Leonardo da Vinci, Vaprio e i disegni che ispirarono il traghetto

La domanda più frequente è inevitabile: Il Traghetto di Imbersago è stato inventato da Leonardo da Vinci? Le fonti storiche non lo confermano. Il genio toscano studiò certamente il sistema di trasporto tra il 1506 e il 1507, quando soggiornò a Vaprio d’Adda come ospite della famiglia Melzi. Proprio qui Leonardo dedicò tempo allo studio del moto delle acque dell’Adda e del Naviglio Martesana.
Nel Codice Windsor, una raccolta di circa 600 disegni conservati oggi nella Royal Library, è presente uno schizzo del 1513 relativo a un traghetto sospinto dalla corrente. Il modello rappresentato non era quello di Imbersago, ma quello tra Vaprio e Trezzo.
Sebbene non sia possibile attribuirgli la paternità dell’invenzione, è evidente che Leonardo ne studiò il funzionamento, contribuendo alla diffusione del modello. L’attuale traghetto tra Imbersago e Villa d’Adda è documentato dal 1678 e negli anni ’90 è stato rinnovato con una versione moderna, fedele alla tradizione ma più sicura.

Come funziona il traghetto e le curiosità che lo rendono unico

Il Traghetto di Leonardo è agganciato a un cavo d’acciaio teso tra le due sponde del fiume. L’imbarcazione si muove senza motore: è la corrente dell’Adda a fare tutto il lavoro. Il manovratore orienta il timone in modo obliquo rispetto al flusso dell’acqua, permettendo al traghetto di avanzare verso Villa d’Adda senza essere trascinato dalla corrente.
L’imbarcazione può trasportare passeggeri, biciclette, moto e auto, ed è una delle tappe principali dell’Ecomuseo Adda di Leonardo, un percorso culturale di oltre 20 km che attraversa quattro province lombarde.
Tra le curiosità più affascinanti c’è quella che riguarda Angelo Giuseppe Roncalli, futuro papa Giovanni XXIII, che da ragazzo utilizzava proprio questo traghetto per raggiungere il Santuario della Madonna del Bosco. Una lastra commemorativa ricorda ancora oggi il suo passaggio.
Il traghetto di Imbersago ha anche un “gemello”: nella Riserva Naturale di Nazzano, nel Lazio, esiste un’imbarcazione identica che attraversa il Tevere seguendo lo stesso principio meccanico.

Come raggiungere il traghetto e cosa vedere nei dintorni

Il punto di partenza del traghetto si trova in piazzale Leonardo da Vinci, raggiungibile a piedi dal centro o tramite i parcheggi di via Donatori del Sangue e via Adda. Chi arriva in treno può scendere alla stazione di Paderno-Robbiate, percorrendo poi un itinerario pedonale panoramico lungo il fiume. In autobus, le linee C46, D50 e D70 fermano in Provinciale 56, da cui si raggiunge facilmente il lungofiume.
Dopo l’attraversamento, Imbersago merita una visita completa: dal Santuario della Madonna del Bosco ai percorsi naturalistici lungo l’Adda, fino ai ristoranti locali che costellano il centro storico. Un’occasione perfetta per scoprire uno dei borghi più affascinanti del territorio brianzolo.

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