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Pier Silvio Berlusconi ha ottenuto una vittoria decisiva con Mfe-Mediaset nel lungo percorso iniziato sei anni fa in Germania. L’uscita di scena del colosso ceco Ppf, che ha ceduto il suo 15,7% all’offerta pubblica di acquisto e scambio di Mfe, ha permesso al Biscione di superare il 60% del capitale di Prosiebensat.

Con questo risultato, Mfe diventa il primo gruppo europeo delle tv commerciali, con oltre 12 mila dipendenti e un pubblico potenziale di 300 milioni di telespettatori in Italia, Germania, Spagna, Austria e Svizzera. L’operazione, sostenuta da una linea di credito da oltre 3 miliardi di euro, porta a un nuovo perimetro industriale da 6,8 miliardi di ricavi e 1,37 miliardi di margine operativo lordo.

Sinergie, mercato e futuro del broadcasting europeo

Le stime sugli effetti industriali parlano chiaro: entro il 2029 le sinergie generate potrebbero oscillare tra 183 e 419 milioni di euro, con benefici per raccolta pubblicitaria, tecnologia e piattaforme. Già nel 2026, i risparmi potrebbero tradursi in circa 80 milioni di efficienze.

La strategia di Mfe-Mediaset è consolidare una piattaforma televisiva paneuropea, capace di garantire pluralismo e indipendenza editoriale, ma al tempo stesso dotata di massa critica per contrastare i giganti globali dello streaming. Anche se la quota raggiunta consentirebbe potenzialmente un delisting dalla Borsa di Francoforte, Berlusconi ha ribadito di non voler puntare al “controllo totale”, preferendo mantenere l’identità autonoma del network bavarese.

Pier Silvio Berlusconi
Pier Silvio Berlusconi