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L’industria televisiva europea è da tempo in fermento, con fusioni, acquisizioni e strategie che mirano a creare poli sempre più competitivi su scala internazionale. La sfida principale non è solo quella dei numeri, ma anche dell’identità culturale e della capacità di mantenere radici locali in un contesto ormai globale.

Negli ultimi anni, il panorama è stato dominato da colossi dello streaming come Netflix, Amazon e Disney, capaci di catalizzare l’attenzione degli spettatori e di modificare radicalmente il mercato pubblicitario. Parallelamente, i broadcaster tradizionali hanno cercato nuove strade per restare centrali, rafforzando alleanze e ampliando il loro raggio d’azione.

In questo scenario, un’operazione strategica segna un passaggio cruciale non solo per l’Italia ma per l’intera Europa televisiva.

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