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L’esoscopio si presenta come un’innovazione tecnologica che supera i limiti del microscopio tradizionale. Questo strumento utilizza immagini in ultra-HD visualizzate su un monitor 3D, eliminando la necessità per il chirurgo di guardare attraverso un oculare. La visione tridimensionale, unita a una maggiore profondità di ingrandimento e a una messa a fuoco rapida senza regolazioni manuali frequenti, consente una chiarezza straordinaria del campo operatorio. Inoltre, l’esoscopio permette di regolare angolazione e distanza con estrema precisione, offrendo una versatilità che si traduce in interventi più accurati. Grazie a queste caratteristiche, si è rivelato fondamentale nel trattamento di patologie vertebrali, sia tumorali che degenerative, applicabile sia agli adulti che ai pazienti pediatrici.

Vantaggi clinici e operativi

ospedale

L’adozione dell’esoscopio ha portato benefici tangibili sia per i pazienti che per i chirurghi. La possibilità di operare in una posizione più ergonomica riduce l’affaticamento del personale medico, permettendo una maggiore concentrazione durante procedure complesse. Per i pazienti, l’esoscopio si traduce in interventi meno invasivi, con un recupero potenzialmente più rapido, indipendentemente dalla natura della patologia, che sia traumatica, degenerativa o tumorale. La tecnologia garantisce una sicurezza superiore, grazie alla visione dettagliata e alla precisione nei movimenti, rendendo ogni operazione più efficace e controllata.

Un supporto per la formazione medica

Oltre ai vantaggi clinici, l’esoscopio si è dimostrato un prezioso strumento didattico. Come sottolineato dal professor Giussani, la possibilità di condividere la visione 3D del campo operatorio facilita la formazione degli specializzandi, che possono osservare e apprendere in tempo reale. Questo aspetto ha reso l’esoscopio un pilastro non solo nella pratica chirurgica, ma anche nell’educazione medica, contribuendo a preparare una nuova generazione di neurochirurghi. L’équipe di chirurgia vertebrale, composta dai medici Alessandro Versace, David Pirillo, Paolo Guerra e Alberto Vimercati, ha ribadito l’importanza di questa tecnologia come alleato nella ricerca di soluzioni sempre meno invasive, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei pazienti.