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Comprendo solo in parte lo sconforto dei tifosi del Monza di questi ultimissimi giorni. In meno di 24 ore è svanita la possibilità di riavere Nicolò Rovella in maglia biancorossa, si è fatta più ardua la strada per arrivare a Duvan Zapata e si è concretizzato l'addio, peraltro ampiamente scontato, di Carlos Augusto, quel giocatore che più di ogni altro ricorderemo come protagonista assoluto delle ultime due stagioni. Ma non dobbiamo disperare, anzi. Trovo fuori luogo leggere commenti in cui si dice che, stante la situazione, l’obiettivo stagionale è una risicata salvezza. Occorre essere un po’ meno pessimisti ed avere un po’ più di fiducia. Partendo da tre certezze. Che sono l’ossatura della squadra, rimasta in gran parte intatta; poi la conferma di Raffaele Palladino; infine la presenza di Adriano Galliani.

A parte Rovella e Carlos, tutti gli altri uomini più determinanti nel buon esito dello scorso campionato sono stati confermati. Non penso ci sia nessuno che possa ritenere essere stati determinanti Marlon, Ranocchia e Cragno, che hanno lasciato il Monza. E neppure Stefano Sensi, in una stagione condizionata dall’ennesimo infortunio riportato a ottobre nella gara interna col Bologna.  

Palladino. Il giovane tecnico ha acquisito un anno di esperienza nella massima serie e sarà ancora un elemento determinante, come lo è stato nella scorsa stagione, nel far trovare i venti giusti alla navicella biancorossa. Trovando i meccanismi e gli equilibri per farci rivedere quella squadra che, carica di personalità e carattere, ha sempre mostrato di sapere praticare un ottimo calcio e di essere dotata di un impianto di gioco davvero ben definito.  

Quanto a Galliani, sfido chiunque a trovare chi più di lui ci possa dare garanzie ad ogni livello. Non solo nel completamento della squadra, ma anche e soprattutto in un momento societario così difficile e delicato. Questo non mi impedisce di dire che oggi il Monza è una squadra dall'organico incompleto. Cui mancano un paio di centrocampisti, prima ancora che l'attaccante di peso là davanti. Anche perché, parlando di reparto avanzato, ho avuto una mia personale lettura delle parole di Palladino pronunciate al termine della gara col Milan nel trofeo Silvio Berlusconi. "Quest'anno – le parole del mister monzese - mi aspetto molto da Colpani, Mota, Caprari, Vignato e Valentin Carboni". A prescindere, aggiungi io, da chi sarà la prima punta. 

Paolo Corbetta    

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