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Da ormai più di un anno Raffaele Palladino è l'allenatore del Monza. Un'ascesa tanto repentina quanto inaspettata quella dell'ex calciatore di Juventus e Genoa, che, dopo una breve gavetta alla guida delle giovanili biancorosse, si è ritrovato catapultato nel palcoscenico dei grandi, riuscendo subito a stupire all'esordio tra i professionisti. La carriera di Palladino inizia però a centinaia di chilometri da Monza, a Mugnano di Napoli, paese della provincia di Napoli dove ha cominciato a dare i primi calci al pallone

Nata in epoca romana, insieme alla limitrofa Nola, Mugnano ha registrato negli ultimi anni un grande sviluppo urbano, rendendo questa città alle porte di Napoli una delle più densamente popolate d'Italia, dato anche il territorio comunale relativamente piccolo. Questo però non ha impedito ai mugnanesi di espandersi a partire dal secondo dopoguerra, pur non rinunciando alla propria vocazione agricola e contadina. Famosa è infatti Mugnano per la produzione di frutta, uva e ortaggi, oltre che per la lavorazione del ferro, tradizione millenaria sopravvissuta sino ai giorni nostri.

Decisamente vivace la popolazione mugnanese, amante di feste e celebrazioni folkloristiche. La più sentita è senza dubbio la solennità di San Biagio, santo patrono della città la cui ricorrenza, il 3 febbraio di ogni anno, è ricordata con spettacoli pirotecnici, balli popolari e canzoni tradizionali. La passione più grande è però per il calcio, in particolare per il Napoli, molto tifato a Mugnano, come del resto anche dal nostro Raffaele Palladino, che non ha mai nascosto il suo tifo per il club partenopeo.

Tante, ovviamente, le differenze tra Mugnano e Monza, accomunate però dal calore della propria gente e dall'essere state due tappe determinanti nella vita, professionale e personale, di mister Palladino, che, dopo aver spiccato il volo dalla provincia di Napoli, si sta adesso segnalando in Brianza come uno degli allenatori più interessanti della sua generazione.