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Tra le cose positive della “partita del cuore” c’è stato sicuramente il gran gol di Filippo Ranocchia su calcio di punizione, il primo a San Siro nella storia del Monza e il primo in Serie A per il centrocampista umbro. Un gol arrivato a due anni di distanza dal primo di Ranocchia nei professionisti, realizzato a 20 km da Milano, esattamente a Gorgonzola. Era un sabato anche quel giorno, 3 ottobre 2020, e si giocava Giana Erminio-Juventus U23, seconda giornata del campionato di Serie C. Ranocchia aveva 19 anni ed era appena stato promosso dalla Primavera della Juventus all’Under 23 in Serie C. Maglia numero 8, è stato il migliore in campo di quella partita, finita 2-1 per la Juve, grazie al suo gol al 64’, sei minuti prima di quello di San Siro. Ma la curiosità non è questa, bensì come ha segnato. Un gran tiro di destro, più o meno dalla stessa distanza della punizione col Milan, che si è infilato all’incrocio dei pali, imprendibile per il portiere della Giana. Un eurogol, come si usa dire e come è stato quello su punizione che ha fatto secco Tatarusanu. L’altra curiosità è che quella Juventus U23, allenata da Zauli, giocava con il 3-4-2-1 e Filippo era uno dei centrocampisti centrali. In quel campionato di C ha poi segnato altri due gol, mentre uno lo ha messo a segno in B con il Vicenza nella scorsa stagione dove era titolare. Quello al Milan dunque è il quinto in carriera e a 21 anni ha già segnato in tutte le categorie. Classe 2001 come Rovella, anche lui ha i crismi del predestinato. Nella prossima con il Bologna potrebbe arrivare la sua occasione e dopo Gorgonzola e Milano tocca a Monza. La Lombardia del resto gli porta bene. Stefano Spinelli