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Un protagonista indecifrabile ma allo stesso tempo affascinante: il Monza si presenta ai nastri di partenza della Serie B all’apice di un momento di transizione. Dopo due stagioni nella massima serie, i brianzoli torneranno a misurarsi con un campionato cadetto estremamente equilibrato e combattuto. A segnare le sorti del Monza in maniera chiara e irrimediabile è stata la scomparsa di Silvio Berlusconi, figura centrale nella recente ascesa del club: gli eredi dell’ex Cavaliere hanno espresso l’intenzione di non prolungare gli sforzi economici sul progetto. E così, con l’ipotesi concreta di una cessione e con tre fondi statunitensi interessati alle quote, la situazione attuale dà adito ad una sostanziale incertezza sul futuro.

Ci sono comunque dei segnali che lasciano spazio ad un cauto ottimismo: nonostante il ridimensionamento annunciato, tra conferme importanti e l’arrivo di giovani promettenti, la società ha già mostrato ambizioni concrete. La scelta di Paolo Bianco in panchina, ad esempio, indica la volontà di costruire un progetto tecnico sostenibile. In una categoria difficile come la B, dove anche i dettagli fanno la differenza, i migliori bonus di benvenuto offerti dai bookmakers riflettono un’attenzione mediatica ancora viva attorno all’ambiente brianzolo.

Il Monza tra conferme d’esperienza e innesti di prospettiva 

A qualche settimana dall’apertura del mercato estivo, il Monza ha già piazzato un paio di mosse significative. La conferma di Keita Baldé, attaccante esperto e affidabile, lascia intendere che la società voglia mantenere una rosa di qualità. Allo stesso tempo, però, il primo vero acquisto è un ragazzo di 20 anni: si tratta di Jacopo Sardo, proveniente dal Saarbrucken ed ex stellina del settore giovanile della Lazio. Il talento classe 2005 era seguito anche da club di Serie A e rappresenta un primo investimento proiettato verso il futuro.

A guidare il nuovo ciclo sarà il già citato Bianco: un tecnico giovane, ex collaboratore di Max Allegri e Roberto De Zerbi alla Juventus e al Sassuolo, che conosce già la Serie B avendo allenato Frosinone e Modena nelle ultime due stagioni. La sua nomina rappresenta una scelta coraggiosa, che però potrebbe rivelarsi coerente con l’idea di un Monza meno “appariscente” ma costruito ugualmente con intelligenza. E in questo, Adriano Galliani rimane davvero un maestro.

La concorrenza in B: le principali avversarie del Monza 

Il torneo cadetto, già di per sé duro e imprevedibile, si preannuncia anche quest’anno molto ben assortito, con un mix pericoloso tra club retrocessi dalla A e piazze storiche in cerca di riscatto. Il Monza dovrà vedersela con realtà ben attrezzate come Palermo, Spezia, Venezia ed Empoli, ma anche con outsider temibili come il Bari.

In genere, poi, le squadre con meno pressione addosso si rivelano le più insidiose sul lungo periodo: è il caso ad esempio delle neopromosse Padova, Entella e Avellino, pronte a restare attaccate al treno promozione. Sarà proprio il livello della concorrenza a determinare la reale tenuta del progetto: per il Monza, il margine di errore sarà minimo e il periodo di assestamento in una serie inferiore dovrà lasciare subito posto ad equilibrio e lucidità nei momenti decisivi.

Il Monza riparte dalla B: cosa aspettarsi dai brianzoli 

A differenza di due anni fa, il Monza non avrà più dalla sua il vantaggio di un’ossatura nettamente superiore per la categoria: ogni punto andrà conquistato giornata dopo giornata, costruendo continuità e risultati sin dai primi impegni. La concorrenza al vertice, molto più livellata, obbligherà il gruppo a trovare subito un’identità chiara e ad imparare a gestire sia i momenti di pressione che quelli di calo fisiologico.

Nel complesso, dunque, i brianzoli non partiranno certo con il favore assoluto dei pronostici, ma restano comunque una delle realtà da tenere d’occhio: potrebbero trasformarsi da potenziali “delusi” a mine vaganti capaci di inserirsi nella corsa playoff e, perché no, anche di ottenere qualcosa in più. Tutto dipenderà, oltre che dalle dinamiche extracalcistiche, dalle prossime scelte e dalla capacità di Bianco di trovare subito la giusta alchimia.