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STMicroelectronics

Durante l’incontro dell’11 giugno, le organizzazioni sindacali, inclusa la Fiom Cgil, hanno firmato un’intesa che prevede l’erogazione di 1.250 euro come anticipo del Premio di risultato per il 2025. La Fiom Cgil Brianza ha chiarito che questa misura risponde alla necessità di offrire un supporto economico immediato ai lavoratori, ma la discussione sui criteri e sul calcolo complessivo del premio è stata rimandata al 2 luglio. I sindacati hanno ribadito la determinazione a ottenere un premio più alto rispetto all’anno precedente, in linea con l’impegno e i risultati raggiunti dai dipendenti, che considerano lo stabilimento di via Olivetti un’eccellenza globale nel settore dei microprocessori.

Le ragioni della mobilitazione

L’anticipo economico non ha però placato il malcontento. Al centro della protesta c’è il piano di riorganizzazione aziendale, che prevede oltre un migliaio di esuberi nel solo stabilimento di Agrate Brianza, considerato un fiore all’occhiello da STMicroelectronics. I lavoratori temono che la riorganizzazione penalizzi il sito, con il rischio di trasferire all’estero attività produttive oggi svolte in Italia. La mobilitazione continua anche in attesa di un incontro urgente con i ministri Giancarlo Giorgetti (Economia) e Adolfo Urso (Impresa), richiesto per sollecitare un intervento governativo, visto che l’azienda beneficia di fondi pubblici in Italia e Francia.

Le richieste dei lavoratori

stm

Pietro Occhiuto, segretario generale della Fiom Cgil, ha sottolineato che i dipendenti chiedono chiarezza sul futuro produttivo e occupazionale dello stabilimento. Vogliono un confronto aperto e strutturato con l’azienda per discutere il piano industriale, evitare il trasferimento di attività all’estero e tutelare i posti di lavoro. L’obiettivo è anche preservare il ruolo strategico degli stabilimenti italiani di STMicroelectronics nel panorama europeo, difendendo un patrimonio industriale che rappresenta un vanto per il Paese. La protesta non è solo una questione aziendale, ma una battaglia per il futuro dell’industria italiana.

La risposta del territorio

La crisi di STMicroelectronics non riguarda solo i suoi 5.300 dipendenti, ma l’intero territorio brianzolo. Per questo, il Comune di Agrate Brianza ha organizzato un’assemblea pubblica il 13 giugno 2025, alle 20:30, nella sala consiliare di via San Paolo, intitolata “Passa da Agrate il futuro industriale della Lombardia e di tutto il paese”. L’evento vedrà la partecipazione delle sigle sindacali, che illustreranno la situazione della multinazionale, e ha richiamato l’attenzione di sindaci, rappresentanti politici provinciali, regionali e nazionali. La prospettiva di oltre un migliaio di esuberi nel piano triennale preoccupa, poiché si traduce in famiglie a rischio di fragilità economica, che potrebbero dover bussare alle porte dei Comuni per chiedere aiuto.

Un futuro in bilico

L’incontro del 2 luglio sarà cruciale per definire il Premio di risultato, ma la vera sfida resta il destino dello stabilimento. La mobilitazione dei lavoratori e il coinvolgimento del territorio riflettono l’importanza di STMicroelectronics per la Brianza e per l’Italia. La richiesta di un dialogo con il governo e di garanzie sul piano industriale mostra la determinazione di chi vede nell’azienda non solo un luogo di lavoro, ma un simbolo dell’eccellenza industriale nazionale. Agrate Brianza attende risposte, pronta a difendere il suo ruolo nel panorama produttivo europeo.