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Le feste di paese dovrebbero essere il luogo più sicuro per una famiglia, un momento di allegria, luci e musica.
E invece, in pochi istanti, quello che doveva essere un pomeriggio normale si è trasformato nel contrario assoluto.
È il tipo di episodio che lascia un segno nella comunità, oltre che nella vittima e nella sua famiglia.
E soprattutto riapre la domanda che nessuno vorrebbe porsi: quanto sono davvero protetti i nostri figli negli spazi pubblici?


Violenza sessuale e Festa Patronale: la denuncia della 14enne

stupro

Secondo quanto ricostruito dalla Polizia Locale, una ragazza di 14 anni si è avvicinata agli agenti presenti all’area giostre della Festa Patronale di Brugherio, chiedendo aiuto in evidente stato di choc.
La giovane ha riferito di essere stata palpeggiata nelle parti intime da un uomo, riuscendo nonostante il panico a descrivere l’accaduto e l’autore.

I presenti hanno confermato quanto riferito, spiegando che l’uomo — di presunte origini indiane, circa 25 anni — si era già allontanato dall’area. Gli agenti hanno immediatamente avviato le ricerche.


Indagini e identificazione: tracciato l’uomo fuggito

Le prime verifiche hanno portato a un soggetto non registrato nelle banche dati nazionali.
Un successivo approfondimento investigativo ha individuato un possibile domicilio in provincia di Vicenza.
Qui sono entrati in azione gli agenti della Polizia Locale di Valdagno, incaricati di eseguire controlli e notifiche.

L’uomo — nazionalità indiana, 25 anni, in Italia da poco con visto di lavoro — è stato rintracciato, identificato, fotosegnalato e denunciato.


Denuncia e aggravanti: l’accusa è pesantissima

Informata la Procura della Repubblica di Monza, la Polizia Locale di Brugherio ha formalizzato la denuncia ai sensi dell’articolo 609-bis del codice penale, che disciplina il reato di violenza sessuale.
Nel fascicolo è contestata anche l’aggravante relativa alla minore età della vittima, elemento che rende il quadro giudiziario ancora più grave.